Elizabeth Strout Amy e Isabelle

Scritto da: Annalisa Liuzzi

Elizabeth Strout, Amy e Isabelle (Fazi, 2010, 19,50). Sei consapevole di essere in un’anonima cittadina americana  ma non sai in che tempo si svolga la storia. Sai di essere in una storia di donne e di essere in un microcosmo nel quale tutte le protagoniste celano dei segreti. C’è Isabelle che cerca di nascondere qualcosa attraverso decoro e perbenismo; c’ è  Amy , tenera ed adolescente, che cerca di imporsi e di trovare la sua collocazione nella “cittadina americana”. C’è un filo sottile che lega le due donne; un filo del quale senti la presenza, sin dall’inizio del libro. C’è una linea sottile che le divide e che le  tiene vicine. Senti che il rapporto fra le due è teso. Senza accorgerti sei avvolta in un mantello dal quale non puoi sottrarti fino all’ultima pagina. Ogni parola, ogni descrizione, ogni dialogo ti spinge a lasciare il libro sullo scaffale, non terminarlo. Ma vince il desiderio di giungere alle fine ed allora ciò che hai sopportato sarà scombussolato da un finale in cui tutte le incomprensioni, le cose non dette e le ostilità ritorneranno al loro posto. Il mondo di Amy ed Isabelle crollerà in una notte in cui anche tu, sarai capace di rimettere tutto al proprio posto e niente sarà più come prima perché sarai ripagata e chiuderai il libro sapendo che ti ha suscitato qualcosa per cui è valsa la pena, nel vero senso della parola.


la commedia umana
(Elizabeth Strout Olive Kitteridge)

Tempo di lettura: 2 minuti

Elizabeth Strout, Olive Kitteridge (Fazi, 2009, € 18,50). Ci sono molte qualità soggettive che fanno giudicare un libro “bello”. A me piacciono quelli che ti si appiccicano addosso e continui a pensarci anche quando non stai leggendo. Questo è uno.

A Crosby, una cittadina sulla costa del Maine in cui immagini  casette di legno bianco, strade ampie e quelle enormi automobili americane con la fiancata di legno, si svolgono esistenze normali talvolta attraversate da fatti eccezionali – una tentata rapina con ostaggi all’ospedale, un figlio divenuto assassino della fidanzata, il dolore di una gravidanza mancata che invita al suicidio. Ma sono momenti, perché la vita è un fluire più ampio e famelico che tutto ingurgita, anche l’eccezione, anche la tragedia. Lo sa bene Olive Kitteridge, insegnante di matematica in pensione: lei è il filo rosso che collega i capitoli, ognuno un racconto perfetto e concluso.

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baricentro
(Elizabeth Strout Resta con me)

Tempo di lettura: 45 secondi

Elizabeth Strout, Resta con me (Fazi, 2010, € 18,50). «[…] nessuno di noi possiede un baricentro. Siamo continuamente strattonati qua e là da forze in conflitto e resistiamo meglio che possiamo» (pag. 351). Sono le parole sorprendenti che Tyler, pastore protestante di un paesino nel Maine, sente dal suo maestro. Era andato a chiedergli aiuto per ritrovare un equilibrio, per tornare a sentirsi sicuro di sé come all’inizio della carriera, prima che morisse sua moglie, prima che i suoi parrocchiani iniziassero a essere delusi da lui. La risposta è tutt’altro che rassicurante, pensa Tyler. Eppure è la chiave di volta di questo incantevole romanzo: storia di un roccioso uomo di fede che nel corso degli anni si scopre in balia dei propri conflitti interiori; e proprio questo significa che è diventato un Uomo.

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