Eleonora Mazzoni Le difettose

11 febbraio 2013
Scritto da: Susy

Eleonora Mazzoni Le difettose (Einaudi, 2012, € 16,00, pp. 184). “Le difettose” sono quelle donne che, pur essendo state dotate da madre Natura di tutto “l’equipaggiamento” necessario per generare nuova vita, non ci riescono. Quelle “scadute” come uno jogurth dimenticato in frigo, quelle la cui pancia riesce a trattenere solo rotolini adiposi. Una nutrita schiera di donne che, cariche di speranze, aspettative, paure ed apprensioni, si sottopongono a lunghi percorsi che, a seconda dei casi, prendono il mome di IUI, FIVET, ICSI, PMA o più semplicemente Procreazione Medicalmente Assistita. Continua a leggere »

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una straordinaria donna moderna
(Dora Russel Ipazia e la guerra tra i sessi)

29 gennaio 2013

Dora Russel (Mrs Bertrand Russell) Ipazia e la guerra tra i sessi (La Tartaruga, 2012, traduzione di Simone Lenzi € 12,00, pp. 100).

«Se volessimo aggiungere qualcosa alle conquiste di coloro che vennero prima di noi, dovremmo dire che per noi adesso il corpo non è più un semplice contenitore per la mente, ma quel tempio di gioia e di estasi che, se lo vorremo, già racchiude il nostro futuro.
Il compito fondamentale per il femminismo moderno, per me, è dunque quello di accettare e proclamare il sesso. Di seppellire per sempre la menzogna che per troppo tempo ha corrotto la nostra società, quella secondo la quale il corpo non è che un impaccio per la mente e che il sesso è solo un male necessario alla sopravvivenza della specie.
Comprenderlo, donargli dignità e bellezza, conoscerlo anche su base scientifica, in luogo dell’istinto brutale e dello squallore, credo sarà la chiave di volta a colmare la breccia fra Giasone e Medea» (pag, 38).
Rompo il lungo silenzio su questo blog – e mi scuso di questo silenzio, e vi ringraizio per non esservene andati – con una citazione. Vi invito a rileggere con una domanda: quando è stata scritta? Continua a leggere »

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da Jane Austen alle donne
di “Se non ora quando?”

10 luglio 2011

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Una delle ragioni per cui ho sempre amato Jane Austen è che soddisfa due esigenze antitetiche, le concilia in un particolare e quasi paradossale gioco di ribaltamenti. Mi spiego. Leggendo i suoi romanzi (purtroppo troppo pochi) si appaga il gusto – confessiamolo – molto femminile per le storie romantiche e la conversazione arguta e seduttiva, e contemporaneamente si è indotti a sentire (non semplicemente capire: proprio sentire) che la miglior femminilità è quella che sa immergersi in questi romanticismi conservando una riserva mentale salvifica, una indipendenza di pensiero e di critica. Questo avviene, per fare solo un esempio e il più noto, grazie a donne magnifiche come Elizabeth Bennet di Orgoglio e pregiudizio: Continua a leggere »

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una donna che sa accogliere il buio
(Christa Wolf Cassandra)

20 maggio 2011

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Christa Wolf, Cassandra (e/o, 2009, € 8,00). Da piccola vedevo questo libro stazionare sul comodino di mia zia. Di recente è stato riedito: per la 23ª volta. Ma non mi sono decisa finché non è stata un’amica a passarmelo: parlavamo di uomini, del loro bisogno di azioni e di trionfi; incapaci di accettare che in certi momenti della vita viene buio e non c’è azione possibile. Come siamo diverse noi, dicevamo. Allora lei mi ha dato il libro, aperto a pagina 165. È Cassandra che parla: «Voglio vedere questa luce ancora una volta. La luce che vedevo in compagnia di Enea. Continua a leggere »

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日本 donne moderne

29 dicembre 2010

Nel Giappone delle donne di Antonietta Pastore (Einaudi) descrive la società nipponica come familista, maschilista, ma anche cripto-matriarcale, se così possiamo dire. Per esempio sono le donne che, in famiglia, amministrano il budget e decidono le spese importanti, come l’acquisto di una casa. In giro per Tokyo e per Kyoto vedi donne e ragazze quasi sempre ben vestite, se sono giovani a volte hanno un look da teenager “manga”, abiti leggeri, gambe nude anche in inverno, gonnelline svolazzanti; spesso sono sexy, direi, non volgari però:  c’è un tocco bon ton nella femminilità gipponese, forse è la leggerezza dei loro movimenti nonostante le gambe a parentesi  e l’andatura con i piedi all’indentro, tratto somatico distintivo e anche Continua a leggere »

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se tutte le donne, se tutti gli uomini

10 dicembre 2010
Elenco delle cose che renderebbero migliori le donne, se tutte le donne le mettessero in pratica. Smettere di sentirsi non abbastanza belle.Smettere di sentirsi troppo belle. Considerare lo sguardo di un uomo uno sguardo, non un premio. Tra gli amori mettere al primo posto l’amor proprio. Non scambiare un uomo per una scorciatoia. Prima di fare lo sgambetto a una donna immaginare di essere lei. Dopo aver fatto lo sgambetto a una donna immaginare di essere lei. Accettare l’idea che se un marito tradisce non è colpa di quella che l’ha sedotto. Leggere le poesie di Pablo Neruda per riconciliarsi col genere maschile. Leggere le poesie di Anna Achmatova per riconciliarsi con se stesse. Smettere di pensare che tra due impegni se ne può sempre infilare un terzo. Parlare di sesso e di amore con le figlie. Parlare di sesso e di amore con i figli. Sentirsi madri riuscite se i figli se ne vanno. Chiedere un aumento quando si sa di meritarlo. Conservare la certezza di meritarlo anche se è stato rifiutato. Far lavare a lui i piatti anche se riduce la cucina a un pantano. Spiegare alle figlie e ai figli che la vita non è un casting. Uscire con le amiche. Preferire la solitudine alla compagnia di un uomo che umilia. Dire: no, grazie. Dire: non sono in vendita.

Dire: non sono uno spazio pubblicitario libero. spegnere la tv se mostra donne inutilmente nude. A chi dice che in Italia è tutto uno schifo rispondere: io sono italiana e non sono uno schifo. Di chi vuol sempre trovare un risvolto meschino nelle cose buone, pensare che è un’insicura. Se si riceve un torto, non tacere. Se si riceve un torto, scacciare il dubbio di meritarselo. Se si prova ostilità verso altre donne domandarsi: perché mi fanno paura? Usare ironia anche con chi non la capisce. Amare e rispettare gli uomini perché ci permettono di sentirci veramente noi. Amare e rispettare le altre donne perché senza di loro non possiamo essere veramente noi.

Elenco delle cose che renderebbero migliori gli uomini, se tutti gli uomini le mettessero in pratica. Smettere di sentirsi non abbastanza potenti. Smettere di sentirsi troppo potenti. Considerare la scollatura di una donna una scollatura, non un’offerta. Tra gli amori mettere al primo posto l’amor proprio. Non scambiare una donna per un trofeo. Prima di umiliare una donna immaginare di essere lei. Dopo aver umiliato una donna immaginare di essere lei. Accettare l’idea che se una moglie tradisce non è perché è una puttana. Smettere di invidiare gli uomini che esibiscono molte conquiste. Leggere le poesie di Pablo Neruda per imparare a parlare alle donne. Leggere le poesie di Anna Achmatova per capire cosa sentono le donne. Smettere di credere che se si ha un impegno non se ne possa prendere un altro. Parlare di sesso e di amore con le figlie. Parlare di sesso e di amore con i figli. Sentirsi padri riusciti se i figli hanno rispetto di entrambi i genitori. Smettere di cercare una donna che li ami come la mamma da piccoli. Accettare l’idea che il lavoro non finisce fuori casa: c’è anche quello dentro casa. Lavare i piatti senza ridurre la cucina a un pantano.Spiegare alle figlie e ai figli che la vita non è un casting. Uscire con gli amici. Preferire la solitudine alla compagnia di una donna a pagamento. Preferire la solitudine alla compagnia di una donna costretta a far loro compagnia. Dire: no, grazie. Dire: mi piacerebbe. Dire: non venderti, io non ti compro. Dire: la tua minigonna è provocante ma io non raccolgo le provocazioni. Spegnere la tv se mostra donne inutilmente nude. A chi dice che in Italia è tutto uno schifo rispondere: io sono italiano e non sono uno schifo. Degli uomini che esibiscono molte donne pensare: sono deboli. Se si prova fastidio o aggressività per una donna domandarsi: perché mi fa paura? Usare ironia anche con chi non la capisce. Amare e rispettare le donne perché è questo che rende uomini. Emarginare gli uomini che non amano e non rispettano le donne, perché senza di loro ci saranno uomini migliori.
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200 ragazze per un posto da dattilografa
(Elio Petri Roma ore 11)

29 novembre 2010
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Se qualcuno mi chiede un bel libro da leggere, fra i primi titoli che mi vengono in mente c’è sempre Roma ore 11 di Elio Petri (Sellerio, 2004, € 9,00). Non è un romanzo, ma una storia vera. Più precisamente è un’approfondita inchiesta condotta dal giovane giornalista Elio Petri, futuro regista, su un curioso e tragico fatto di cronaca. Roma, lunedì 15 gennaio 1951: in via Savoia 31 si raduna una folla tutta femminile. Duecento ragazze sono accorse in risposta a un annuncio di lavoro comparso su Il Messaggero il giorno prima: «Signorina giovane intelligente volenterosissima attiva conoscenza dattilografia miti pretese per primo impiego cercasi». Le scale del palazzo primi Novecento ove risiede l’ufficio dell’inserzionista non reggono al peso delle troppe bisognose aspiranti dattilografe: crollano uccidendone una e ferendone 78. La tragedia in sé banale accende un faro su una realtà italiana Continua a leggere »

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25 novembre: giornata internazionale
contro la violenza sulle donne
(Concita De Gregorio Malamore)

25 novembre 2010
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Concita De Gregorio, Malamore (Mondadori, 2008, € 16,00). «I gatti mangiano i topi ed è inutile provare a cucinar loro carciofi» (pag. 169). I gatti di cui parla l’autrice sono come quello di una storiella popolare: una topolina si vuole sposare, si fa bella con un fiocco rosa e molti animali le fanno la corte. Tra tutti, lei sceglie il gatto. È certa che non la mangerà: perché la ama. Ma sbaglia, e alla fine di lei resta solo la coda. Molte donne fanno lo stesso, e quando capiscono di aver scelto il gatto, pensano ancora Continua a leggere »

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Nemico, amico, amante…
i racconti di Alice Munro

16 novembre 2010
Scritto da: Annalisa Liuzzi

Alice Munro, Nemico, amico, amante… (Einaudi, 2005, € 12,00). Riservano piacevoli sorprese i racconti creati dalle abili mani di Alice Munro, narratrice senza tempo. L’intimità, la sensibilità, le passioni complicate così come le metamorfosi interiori accompagnano la vita di donne che assumono nuovi ruoli; che scovano nuovi percorsi casualmente; che da situazioni di perdenti si ritrovano ad essere soddisfatte. La Munro riesce con grande maestria e semplicità a ritrarre, con storie minime, i grandi temi della malattia, della vecchiaia, dell’amore, della morte e della famiglia attraverso dei piccoli racconti scorrevoli. Ma la sua grande capacità non sta solo in questo, sta anche Continua a leggere »

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tante scarpe, tante donne

13 novembre 2010
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Scarpe! a cura di Ilaria Danieli e Rosa Chiesa (Rizzoli, 2010, € 19,90): 544 pagine di modelli dagli anni ’40 a oggi, con commenti, date, stilisti, curiosità. È uno di quei libri che si sfogliano, si risfogliano e poi da capo. Credo che non esista una donna capace di guardarlo con indifferenza. Per spiegare la passione femminile per le scarpe in genere si scomodano le categorie della seduzione, e questo lo trovo davvero riduttivo. Qualche tempo fa un’amica in crisi, che comprava compulsivamente tacchi sopra i 12 centimetri, mi ha confessato: non riesco a stare nella realtà, mi sento distaccata da tutto e da tutti, se potessi volerei via; sembrava volerlo fare materialmente, scollandosi da terra. Questo mi ha fatto pensare una volta di più che nei pur ragionevoli elenchi di motivi per cui le donne amano le scarpe, ne manca sempre uno Continua a leggere »

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