Harumi Setouchi La virtù femminile

Scritto da: Chiara Balzarotti

Harumi Setouchi, La virtù femminile (Neri Pozza, 2006, €14,50). «Le ceree guance della maiko s’imporporarono: “Ti regalo questo”, gridò e premette sul petto dell’uomo qualcosa che aveva tolto dallo scollo della veste. Otomune, sbigottito, incerto,aprì il fazzoletto, emise un grido acuto e scagliò l’involto sul pavimento: “È un dito! Si è tagliata un dito!”» (pag. 179). Incuriosita dal mondo della geisha in Giappone, ho notato questo libro che mi ha subito colpito per la copertina, che raffigura una geisha di spalle e, soprattutto, per il nome dell’autrice: giapponese. Chi poteva descrivere più realisticamente questo mondo così bello eppure brutale? Mi è sorto, però, un dubbio: l’autrice avrebbe potuto omettere molti particolari, vista la riservatezza dei giapponesi e vista la delicatezza dell’argomento (Arthur Golden è stato denunciato per aver citato nelle fonti del suo libro il nome di una geisha); tuttavia, mi sono dovuta ricredere, perché le descrizioni sono realistiche e, come in questo caso, crude, colme di passione e di violenza.
Tami è sempre insoddisfatta, prigioniera del suo rapporto distorto con gli uomini e, in particolare, con l’amore: la sua sete di passione e affetto sembra insaziabile e nessun gesto, neanche quello più estremo, riesce a darle quello che vorrebbe. Continua a leggere »