katrina
(Dave Eggers Zeitoun)
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Dave Eggers, Zeitoun (Mondadori, 2010, € 9,00). New Orleans, 29 agosto 2005, Abdulrahman Zeitoun rimane a sorvegliare casa sua dopo aver spedito al nord la moglie Katie e i quattro figli: in città, oltre alla sua impresa di tinteggiatura e restauri, ha diverse case affittate e non è tipo da aver paura di un uragano. È nato su un’isola della Siria dove i ragazzini vivevano in mare e suo fratello maggiore è stato il più grande nuotatore che il Paese abbia mai avuto. Inizia a piovere, il cielo è nero fitto, l’uragano di forza 5; Zeitoun tappa con i cuscini qualche buco nelle finestre, la notte è di vera tempesta ma lui è fiducioso. Verso mattina si accorge che il piano terra si sta trasformando in un acquario. Osserva lo spettacolo con occhi da bambino, e lo trova addirittura bello! Non è il primo uragano, per lui. Da quando vive a New Orleans sono cose che capitano. Zeitoun prende la canoa comprata nella speranza di appassionare i figli al mare, ed esce per le strade trasformate in fiumi. Pagaiando silenzioso sull’acqua riesce a sentire i richiami dalle case, c’è un’anziana che ha passato la notte galleggiando attaccata alla libreria; Zeitoun mette in salvo diverse persone, quel giorno, e si convince di aver fatto bene a restare. Intanto sente Katie e i figli con un telefono miracolosamente funzionante e si unisce ad altri pochi uomini rimasti in città. Non gli è chiaro cosa sia veramente successo, le migliaia di morti non si vedono da lì; solo i soldati che girano su rumorosi idroscivolanti, non sembrano avere l’aria sollecita dei soccorritori. Katie ogni giorno lo implora di raggiungerla, il telegiornale parla della città nel caos, di decine di migliaia di morti, di bande di saccheggiatori. Zeitoun ha l’ostinazione fiduciosa di chi è abituato al bene. Ma pochi giorni dopo l’uragano, i soldati lo arrestano accusandolo di saccheggio, e lo chiudono nelle gabbie montate alla stazione. Un’enorme prigione improvvisata in cui, nei giorni del caos di Katrina, furono rinchiuse 1.200 persone, la maggioranza innocenti. Zeitoun finisce nelle maglie di un ingranaggio impazzito, lo Stato non protegge ma perseguita, le regole del diritto, compresa la telefonata che ogni arrestato dovrebbe fare, sono saltate. Katie impiega più di un mese a ritrovarlo, dopo averlo creduto morto. La storia della prigionia di Zeitoun, emblema di un momento buio della storia recente degli Stati Uniti, ti si stampa sulla pelle come un tatuaggio: soprattutto perché lui è una persona onesta e generosa, e un cittadino orgoglioso del suo Paese di adozione. Zeitoun ha faticato a tornare alla vita di sempre, Katie ha ancora crisi post traumatiche, da allora. E chi legge questo libro – cosa che tutti dovrebbero fare – ne resta segnato. Anche perché questa è una storia vera che Dave Eggers, quarantenne scrittore americano e attivista nel campo dei diritti umani, ha ricostruito nei dettagli insieme ai protagonisti.
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Tags: Dave Eggers, Mondadori, recensioni, storia vera, uragano Katrina, Zeitoun
“Zeitoun è soprattutto una persona onesta e generosa, e un cittadino orgoglioso del suo Paese di adozione”. Credo che questo sia il modo migliore per descrivere il protagonista di questo romanzo. Un uomo che paga il prezzo di pregiudizi e paure di cui non ha colpa.
È un libro veramente splendido che fa vivere e vedere il mondo dal punto di vista di chi, suo malgrado, si trova a far parte del gruppo sbagliato…
Sbagliato perché poi? Forse perché in fondo abbiamo bisogno di avere paura di qualcosa o di qualcuno.
Ho provato una grande frustrazione nell’immedesimarmi in quest’uomo, così umile e allo stesso tempo orgoglioso. Una lezione di civiltà rara e preziosa. Il rispetto verso il Paese che lo ha accolto, nonostante l’umiliazione subita, la voglia di prendere il buono di quel che la vita gli offre per trovare la forza di ricostruire là dove ormai tutto era distrutto.
Mi piacerebbe avere Zeitoun come mio vicino e mi auguro di essere abbastanza matura da non aver paura.