stupore
(Banana Yoshimoto Delfini)
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Banana Yoshimoto, Delfini (Feltrinelli, 2010, € 10,00). «Ogni volta che mi svegliavo, vedevo il soffitto di una stanza a me poco familiare e una bambina piccolissima, e mi stupivo regolarmente» (pag. 158). Kumiko, la protagonista del romanzo, è appena diventata mamma, e la scrittrice giapponese dal tocco leggero riesce a dire in due parole cosa si prova alla nascita di un figlio. Uno stupore che chiede tempo per abituarcisi. Lo stesso stupore felice che, in piccolo, ci prende di fronte a ogni cosa che facciamo nascere.
Pubblicato su Donna Moderna n. 33, 2010
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Tags: bambini, Banana Yoshimoto, citazione, Delfini, Feltrinelli, figlio, nascita, stupore
della Yoshimoto ho letto una volta un libro (non ricordo il titolo): non mi era piaciuto molto e di conseguenza non penso che ne leggerò altri… a meno che non riusciate a convincermi!
No, non vogliamo convincerti. Un libro è un incontro personale, c’è della “chimica”, se non funziona non importa. A me la Yoshimoto piace per quella scrittura così asciutta, persino scabra, che per paradosso diventa poetica. Delfini è un libro in parte autobiografico: la maternità di Kumiko, la protagonista, è anche esperienza dell’autrice. In più Kumiko la vive in una situazione molto particolare, il padre del bambino non è stabilmente il suo compagno, ma ha anche uno strano legame con una donna più vecchia di lui… Sono rapporti interessanti (e stravaganti): fuori da ogni schema classico. Non so se si possa dire “molto giapponesi”, ma senz’altro poco occidentali. Anche questo è un buon motivo per incuriosirsi.
ok, non mi hai convinto, ma incuriosito sì!
è il primo libro che letto della Yoshimoto e l’ho trovato spettacolare.. leggero, fluido ma intenso..
bellissimo, lo consiglio soprattutto a chi non ha mai letto nulla di questa autrice..