Annie Ernaux Il posto

28 agosto 2016
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scritto da: Angelo Di Liberto

Annie Ernaux, Il Posto (L’orma, 2014, 114 pagg, € 10). È il racconto di un’ascesa di classe, di un attraversamento, di un amore separato. Una bomba letteraria scoppiata in Francia nel 1983 che arriva da noi trent’anni dopo. Annie Ernaux racconta in prima persona, con la forza struggente di chi sente su di sé il peso di un’emancipazione vissuta come tradimento per ciò che è stata, la sua storia di donna e scrittrice, il suo difficile rapporto col padre, la condizione sociale povera, in cui le scelte lasciavano il posto alle necessità. Il segno della croce sul pane, la riga di ferro sulle dita, la borsettina piena d’aglio vicina all’ombelico per scacciare i vermi.
A partire dai primi anni in un paesino a nord della Normandia, in cui sentiva spesso dire “Ricordati che non conti niente”, Ernaux si confronta con la figura del genitore, un contadino analfabeta che vive con imbarazzo la sua ascesa a piccolo commerciante di un bar-drogheria in cui serviva pastis e bicchieri di rosso, conserve e dolciumi.
Per l’uomo il lavoro della testa non era un vero lavoro e si vergognava in pubblico della figlia, che a 17 anni non l’aiutava in negozio, rinunciando a vivere come aveva fatto lui.
Sullo sfondo, un tempo che non c’è più, il dopoguerra. “La memoria è tutto ciò che abbiamo”, ripete l’autrice. Memoria che diventa protagonista sin dall’inizio del libro con la morte del padre. È a partire da quella lacerazione che comincia l’epica della scrittrice, la risistemazione degli affetti. Perché ogni dialogo mancato è un’assenza incolmabile.
Il linguaggio di Ernaux è di una chiarezza disarmante. Non si nasconde dietro l’effetto, si dona nudo e palpitante affinché il lettore lo afferri, lo mastichi e lo digerisca in immagini ed emozioni.
“Per riferire di una vita sottomessa alla necessità non ho il diritto di prendere il partito dell’arte, né di provare a fare qualcosa di appassionante o commovente” perché non ci sia “nessuna poesia del mondo, nessuna gongolante derisione”, solo la storia di una donna che ha voluto, desiderato fortemente essere se stessa sino alla fine, sin da quel Posto.

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