eroismo, femminile plurale
(Petricelli-Riccardi Cattive ragazze

18 giugno 2014

Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative (Sinnos, 2014, € 12,00, pp. 96). Che gioia è stata trovare questo libro! Sono fumetti in bianco e nero, tratto semplice, senza pretese. Ma le storie che raccontano sono state, per me, come scoprire un tesoro. Perché se di Marie Curie qualcosa sapevo e così di Miriam Makeba o di Franca Viola, non avevo la più pallida idea che fosse esistita una certa Alfonsina Morini Strada,

a tal punto appassionata della bicicletta che nel 1909 seguì fuori gara il Grand Prix di Pietroburgo impressionando lo zar Nicola, che le regalà una medaglia, e nel 1924 riuscì a partecipare al Giro d’Italia insieme agli uomini, indossando un paio di pantaloni alla zuava. Ma dovette lottare parecchio perché anche alle donne fosse data la possibilità di partecipare al Giro d’Italia.

Né sapevo nulla di Nawal el Saadawi, nata in Egitto nel 1931 e impegnata fin da bambina nella lotta per la parità dei sessi: «Caro Dio, dov’è la tua giustizia se preferisci mio fratello che è uno scansafiatiche solo perché è maschio?» scrisse a 8 anni in una lettera di proteste a Dio! Costretta alla mutilazione genitale quando aveva 6 anni, Nawal è riuscita a rifiutare il matrimonio combinato quando era ancora una bambina, si è laureata in medicina, ha sempre lottato per i diritti delle donne e durante la primavera araba, dopo la cacciata di Mubarak, era in piazza tra i manifestanti: bella, altera, coi capelli grigi e i suoi 80 anni.

Sono tutte così, le 15 storie di questo magico libro. Eroismi quotidiani al femminile, perché per essere una donna libera spesso, e ancora oggi, serve un coraggio che gli uomini non conoscono. Storie che vengono dal passato recente o più remoto e raccontano l’importanza delle donne nel cammino verso i diritti umani e il progresso civile. Storie che i libri di storia non raccontano. Per questo Cattive ragazze va diffuso nelle scuole, regalato agli insegnanti, ai nostri figli e a ogni compleanno a cui vengono invitati, ai maschi e alle femmine.

Il libro ha appena vinto  il Premio Andersen come miglior libro a fumetti, se vi servisse una prova ulteriore del suo valore.

Scritto da: Francesca Magni

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