dentro un romanzo…
(G. e F. Carofiglio La casa nel bosco)
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Capita
A volte capita, leggendo un romanzo, di entrare in una casa così reale e dettagliata che sembra di potersi sedere su una poltrona, di poter toccare gli oggetti nelle stanze.
L’ambiente ti accoglie o ti respinge, ti suscita emozioni, ricordi del passato, consonanze col tuo presente… insomma, ti fa sentire in un luogo dove vuoi (o non vuoi) essere.
Oltre che con la trama, la forza dei personaggi, la ‘voce’ che ti parla, un romanzo comunica anche con i suoi ‘interni’. Raccoglierli, ricercare pezzo per pezzo gli abitanti muti di una storia e ricreare visivamente la sua ambientazione è un gioco che mi diverto a fare, ogni mese, nell’ultima pagina di Casa Facile, il giornale per cui ora lavoro.
È un modo nuovo e diverso di entrare in un romanzo e permette, volendo, di portarsene letteralmente a casa un pezzo..!
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P.S. Di La casa nel bosco di Gianrico e Francesco Carofiglio amo particolarmente la lampada Eclisse arancione: somiglia a quella che avevo sul comodino nella mia camera da bambina. E voi?
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Tags: anni '70, Francesco Carofiglio, Gianrico Carofiglio, La casa nel bosco, Rizzoli
Che bella idea ricreare le case letterarie! Complimenti e auguri per il nuovo lavoro, ciao, Lisa
Grazie, Lisa! Sono partita per una nuova avventura all’insegna della mia seconda passione (dopo i libri), quella per l’arredamento, la casa, il design…
Non potevo non leggerlo. Invitava la copertina, lineare e pulita, c’era la descrizione di una casa vissuta da bambini e quasi dimenticata da adulti. I Carofiglio sono una garanzia. Ho letto anche un libro della loro madre. Una famiglia col dono della bella scrittura.
Mi è piaciuta la complicità, forse tardiva, tra i due fratelli, diversi ma uniti dalla necessità di “sistemare” le ultime cose prima di vendere la casa di vacanza e quindi di archiviare definitivamente anche un pezzo della loro vita.
Attraverso i dettagli della casa sono emerse le emozioni ed i ricordi più intimi dell’infanzia, che solo i fratelli possono condividere. Impossibile non approfittare di questa lettura per riappropriarsi di ricordi legati ad oggetti e fratelli.
Infatti, come non ricordarmi del mio letto “Paggetto”, anni ’70. Era un letto pieghevole che sembrava una cassettiera. E di quelle streghe delle mie sorelle maggiori che quando arrivò a casa mi fecero credere che avrei dormito ogni sera in un cassetto diverso!
Bellissimo questo tuo aneddoto, Monica! Il design degli anni ’70 ha regalato delle pietre miliari, forme e colori che si intrecciano ai nostri ricordi d’infanzia: vedere quegli oggetti e provare una dolce nostalgia è tutt’uno. Anche per questo mi è piaciuto il libro dei Carofiglio…