considerazioni intorno agli e-book

9 febbraio 2013
Scritto da: Susy

Mia nipote ha 16 anni.
Ieri è entrata trionfante in cucina sbandierando orgogliosamente il voto (nove) nella verifica di latino.
Subito dopo è andata dal papà supplicandolo di darle il permesso di scaricare un e-book a € 9,99 sul suo nuovissimo e-book reader. Non ha avuto il permesso perché la signorina… legge in media un libro a settimana. A settimana, non al mese. Libri che non si possono regalare alla biblioteca perché lei… li ha riletti tutti almeno due volte. E se le viene la voglia di rileggerne uno… deve averlo a portata di mano.
L’acquisto di un ebook reader è stata quasi una necessità perchè in casa non ci sono più librerie disponibili ad accogliere i libri che lei divora e perchè, dobbiamo dirlo, un libro stampato costa in media 15-16 euro, un ebook può costare dai 5 ai 10 euro.  Certo è necessario sostenere l’acquisto del supporto dove scaricare e leggere i files scaricati. L’operazione è talmente semplice che, quando mia nipote ha fatto vedere al nonno come si fa a “scaricare” un libro da internet, il nonno (il mio papà) è rimasto perplesso. Continuava a ripete che erano bastati due minuti ed aveva già il libro su quell’affare! Sì, lo ha chiamato esattamente così “affare”. Il mio papà che va in crisi anche solo a cercare un numero nella rubrica del celllulare!
Eppure io, che appartengo ad una generazione evidentemente diversa, non riesco a capire come si possa leggere un libro da un monitor, piccolo, in bianco e nero.
E le copertine colorate? E quel buon odore di stampa? E sfogliarne le pagine, sottolineare i punti che ci hanno colpito di più, e magari, a margine, scrivere delle note…
E sì, appartengo ad un’era che con la tecnologia ancora fa a cazzotti. O forse sono solo io ad essere nostalgica e a pensare che tenere un libro tra le mani, sfogliarlo, insomma toccarlo con mano, rappresenti un piccolo piacere.
Ma le librerie sono davvero destinate ad essere soppiantate da piccoli monitor, I pad, tablet e chi più ne ha più ne metta?
Non oso pensarci. E nello stesso tempo mi dico che per  i ragazzi dell’età di mio nipote (il più piccolino, 10 anni) questi strumenti elettonici saranno il futuro.
Studieranno anche su tablet, ebook reader, I pad e chi più ne ha più ne metta?
Scompariranno i libri di testo?
Sarà tutto “downloadable” via internet? I quotidiani lo sono già. Sarà anche il futuro dei libri?
Ok, scusate, sarò anacronistica ma questo pensiero mi mette una profonda angoscia e tristezza. Scompariranno anche le librerie dalle nostre case a questo punto?
Avremo minuscole schede di memoria anzichè tomi disposti in doppia file sugli scaffali?
Bè certo, ci sarà meno da spolverare e magari più spazio in casa… diventeremo tutti ciechi con buona pace degli ottici ed osculisti, perchè… leggere su di un monitor… fa poi così bene alla nostra vista?
Insomma… la piccola disputa di cui sopra è terminata così: l’ebook è stato acquistato e scaricato con un contributo pari a 5 € donati dalla zia (cioè io) e altri 5 € estorti al nonno… (ah i nonni se non ci fossero dovremmo inventarli!!!) con buona pace del saldo della carta di credito! Dopotutto un libro, stampato o elettronico è pur sempre un investimento in cultura…
O no???

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