Scritto da: Susy

Hugh Laurie Il venditore di armi (Marsilio, 2008, traduzione di V. Curtoni, € 8,00, pp. 349). Inizierò con lo scrivere che la mia opinione su questo libro non è per niente obiettiva. Già perché, lo devo dire, io adoro il Dr. House. Dr. House Medical Division resta una delle mie serie preferite ed il personaggio così cinico, misantropo, rude, antipatico che l’attore Hugh Laurie interpreta, mi fa impazzire!
Quindi non ho potuto esimermi dal comperare e leggere Il venditore di armi quando, in libreria, mi sono imbattuta nella foto in copertina, “nientepocodimenoche” … del ruvido Dr House!
Il thriller non è il mio genere preferito… per onestà intellettuale, lo devo dire.
Però è stato spassosissimo leggere Il venditore di armi. Perché Hugh Laurie come scrittore mi ha davvero piacevolmente sorpresa. Mi piace il suo umorismo tipicamente inglese.
Il personaggio principale è un ex militare Thomas Lang, divenuto mercenario ma un mercenario con un codice d’onore ed una coscienza. Ed un cuore pare.
Riesce a ficcarsi in una situazione intricata e pericolosa che lo porta a rompersi qualche osso, a prendersi qualche colpo di pistola, quasi a rimetterci la pelle, nonchè ad impelagarsi in situazioni dalle quali, chiunque dotato di buon senso, prenderebbe le distanze.
Il venditore di armi come dice il titolo stesso, parla di un intricato complotto intorno al quale gravitano ingenti interessi economici, nel quale sono coinvolti servizi segreti, uffici governativi, mercenari assoldati con il preciso scopo di incentivare la compravendita di armi, un mercato molto redditizio purché esistano sulla faccia della terra guerre da alimentare. Niente guerre, niente terrorismo equivale a zero armi da vendere.
Bel libro, non me lo sarei mai aspettata, e divertente perchè Thomas Lang sa essere molto sagace, sempre con la battuta pronta, a volte irriverente, a volte duro e spietato, cinico e freddo, tenero e divertente.