Scritto da: Susy

Paullina Simons, Tatiana & Alexander (Bur, 2004, € 10,90). Tatiana e Alexander è il seguito di Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons e racconta la romantica storia d’amore sbocciata tra Tatiana ed Alexander. Alexander è un giovane soldato dell’Armata Rossa ed il romanzo è ambientato durante la seconda guerra mondiale. Ho trovato tanto bello ed avvincente il primo libro della Simmons quanto noioso e ripetitivo Tatiana & Alexander. Noioso e ripetitivo perché mi aspettavo di leggere il seguito della loro vicenda, invece per buona parte del romanzo (almeno per le prime 400 pagine sebbene con frequenti  incursioni nel “presente” dei due personaggi) i due interpreti rivivono situazioni che chi ha letto il primo romanzo conosce già perfettamente, solo rivissute nei  ricordi o  nei racconti dei due personaggi. Una sorte di riassunto delle puntate precedenti.
Immagino sia anche un’esigenza editoriale rivolta a chi non ha letto il primo libro. Ma per chi, come me, lo ha letteralmente divorato ed era ansiosa di scoprire come la loro storia evolvesse, cosa fosse successo ad Alexander, cosa fosse accaduto aTatiana… be’… tutta questa parte di ricordi e di ri-racconto della loro storia d’amore mi ha, lo ammetto, annoiata!
Non vedevo l’ora di capire cosa di nuovo era accaduto ai nostri beniamini dal punto in cui li avevamo lasciati nel primo romanzo, Per  quasi metà libro  invece, nulla si muove, la storia non evolve, il romanzo resta immobile, nessun colpo di scena. Tutta l’azione si concentra nell’ultima parte del libro dove in un crescendo di avvenimenti i nostri beniamini affrontano mille ostacoli e peripezie fino ad arrivare all’epilogo.
Non voglio raccontare cosa succede a Tatiana ed Alexander per non togliervi il piacere della scoperta nel caso qualcuno di voi intenda leggere il libro. Il romanzo, come pure Il cavaliere d’inverno, è ben scritto. L’autrice racconta e descrive con minuzia di particolari le vicende belliche che hanno coinvolto l’Armata Rossa durante la seconda Guerra Mondiale, racconta la tragica situazione dei civili e dei prigionieri di Guerra, c’è lo spazio anche per gli orrori dei campi di concentramento.
L’unico appunto che da lettrice (ed ovviamente solo per il mio gusto personale) mi sento di fare a questo secondo romanzo della Simmons, è per l’appunto quella sensazione di già letto, già sentito, che mi ha accompagnata per più di mezzo libro e che mi ha un tantino annoiata.
Ora attendo di leggere il terzo e ultimo romanzo  della saga, Il giardino d’estate, sperando di non dovermi sorbire il riassunto dei precedenti due romanzi…
Qualcuno di voi lo ha letto?