Anna Funder Tutto ciò che sono
Scritto da: Francesca Bogani
Anna Funder Tutto ciò che sono (Feltrinelli, 2012, traduzione di Silvia Rota Sperti, € 19,00). Ho scoperto Anna Funder con C’era una volta la DDR e la sua scrittura era riuscita a catturarmi. Così mi sono tuffata volentieri in questo nuovo romanzo, che è anche storia. Un pezzo di storia che non è molto conosciuta. I protagonisti reali di questo romanzo attraversano il periodo storico terribile della presa al potere del nazismo e trasmettono tutti i sentimenti di angoscia, paura per il futuro, per le incognite di una vita stravolta dall’esilio. Due voci in prima persona si alternano nel racconto e ci riportano in un mondo passato che è importante non dimenticare mai. Importante, anche, vederlo attraverso prospettive diverse da quelle più abituali. A raccontarci quei momenti sono dei tedeschi, degli oppositori al regime costretti alla fuga, delle menti aperte, dei precursori di comportamenti moderni, delle menti inquiete che sognano un mondo più equo e si ritrovano a vivere un presente infernale. Le due figure di donna sono il ritratto di persone che sanno vivere con intensità ogni aspetto della loro vita, a dispetto del ruolo femminile del tempo.
Il romanzo scorre veloce e appassionante. Merita assolutamente.
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Tags: Anna Funder, Feltrinelli, Tutto ciò che sono
«Quando Hitler prese il potere ero nella vasca da bagno. Il nostro appartamento dava sulla Schiffbauerdamm, vicino al fiume, nel cuore di Berlino. Dalle finestre si vedeva la cupola del palazzo del parlamento. La radio in salotto era accesa a volume alto perché Hans potesse sentirla dalla cucina, ma a me non arrivavano altro che grida e acclamazioni, come per una partita di calcio. era lunedì pomeriggio».
Ho copiato qui l’incipit del romanzo di Anna Funder (grazie a Francesca per la recensione!) perché rende bene lo stile di questa scrittrice che ho appena scoperto. E consiglio caldamente
Il libro è solido (contiene citazione fonti) e avvincente, i personaggi, per quanto mi riguarda, talmente reali che si ha quasi la sensazione di poterli incontrare.
A distanza di più di un anno dalla lettura ci penso ancora. Due frasi scolpite nella mia memoria: “… anche se è la cosa più difficile, ridurre ai minimi termini tutto ciò che sono e dargli un valore”; “che cosa credevo che sarei diventata? ero già quella che ero; perchè avevo creduto di poter essere qualcosa di diverso? era finita.”
buon lettura, leggetelo
Ho conservato questo libro nell’eterna pigna di quelli “da leggere”, che cresce insieme al mio sgomento di fronte al tempo che sgocciola e manca. Questo commento riconferma il mio proposito e insieme regala una citazione che voglio rimbalzare perché mi colpisce, in questo momento della vita: “ero già quello che ero; perché avevo creduto di poter essere qualcosa di diverso”…
Approfitto di questo commento per tornare un po’ nel blog, trascurato da troppo tempo a causa di un “traloco infinito” (una casa in costruzione da mesi, progetti che assorbono e distraggono, ma creano, e si spera per il meglio). Tornerò presto. Intanto grazie a tutti voi che avete continuato a visitare Letto fra noi e a leggerlo e farlo vivere
Infatti, cara Francesca, questo bel blog così trepidante e vivo ha subito una fase d’arresto. Io sono un’affezionata lettrice e lo apprezzo dal primo anno; avverto, da un pò di tempo, la mancanza dello “swing”. La tua capacità è quella di condurre i discorsi con rigore e saggezza e consentire al lettore di riflettere sulla vita attraverso i libri, i racconti e le loro metafore. Da un pò…. tutto ciò non accade più………quindi…….sbrigati a tornare fra noi. CIAO!
Cara Annalisa, non avrei saputo dire con parole migliori quello che d’istinto mi guida alla lettura, riflettere sulla vita attraverso i libri. Non potevi farmi regalo più bello che dirmelo così. E avere la pazienza di aspettare. Grazie! Sono tornata! Riprendiamo a leggere insieme