David Copperfield e il talento di Dickens nel creare storie verosimili

7 maggio 2012
Scritto da: Chiara Levy, 11 anni

Charles Dickens, David Copperfield (Einaudi, 2005, traduzione di Cesare Pavese, € 17,50). Questo libro, ambientato nell’800, narra la storia di un ragazzo di nome David Copperfield. Inizia dalla sua infanzia fino ad arrivare all’età adulta.
È una storia di genere narrativo e si delinea molto chiaramente un carattere triste che dimostra la difficoltà della vita dell’epoca.
David è un ragazzo indubbiamente sfortunato, dal punto di vista di una persona dotata di una sensibilità moderna. Infatti, nasce senza conoscere il padre, la madre si fidanza con un uomo che lo maltratta e che, invece di assumersi la responsabilità della tristezza della madre, accusa il figliastro. Il fratellino neonato e la madre muoiono quando lui ha poco più di 10 anni…
Anche se c’è il lieto fine, questo libro è riuscito a farmi piangere!
Lo consiglio a quelli a cui piace l’ottocento (come me) ma anche la durezza di una vita vera, in cui le magie e i miracoli non esistono.
Oltre ad una storia che rappresenta uno di capolavori della letteratura, questo libro dona ai lettori anche una conoscenza della storia umana in più, in effetti, leggendo David Copperfield ho veramente capito cosa si provava all’epoca delle carrozze e delle tipografie.

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