Scritto da: Sofia

Chiara Gamberale, L’amore quando c’era (Mondadori, 2012). Con questo romanzo Chiara Gamberale ci accompagna alla scoperta della verità più profonda sull’“amore”. Lo fa in modo non convenzionale, chi la conosce sa che non lo è mai, e senza sentimentalismo, in modo politicamente scorretto, parlando di Amanda e Tommaso. Ognuno di noi può riconoscere la propria voce nella loro. Finalmente un romanzo in cui l’amore non è tutto miele e carezze, ma è cambiamento profondo di sé, non solo in meglio: «Si può diventare orrendi, a stare insieme. Nessuno rischia di farci esprimere la nostra bassezza e la nostra volgarità come chi può considerare il vederci nudi un’abitudine». Chi ha dato tutto all’altro sa di cosa si sta parlando perché: «tanto avevamo già fatto l’amore ieri e allora, siccome ormai eravamo sicuri che avremo passato insieme tutta la vita, potevamo anche aspettare fino a domani». Amanda e Tommaso sono stati il grande amore l’una dell’altro, quattordici anni prima, e adesso sanno guardare sotto la lente d’ingrandimento quel loro grande amore che grande lo è stato davvero, ma che si è incagliato nella vita, nelle cose di tutti i giorni e allora: «dove andava a finire la nostra voglia di stare insieme? La paura di perderci s’era ingoiata pure quella». Le grandi contraddizioni della natura umana, messe in fila senza sentimentalismo, ma con garbo ed arguzia da una meravigliosa scrittrice che in poche pagine e con disinteressato realismo sa condensare la realtà più profonda di quel sentimento che ci fa vivere in bilico tra: l’amore è meglio quando c’è o era meglio quando c’era?

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