che ve ne sembra dell’America? /2

7 aprile 2012

Tornado

Suona un allarme a Fort Worth. Siamo qui da poche ore, c’è il sole. L’allarme è per il tornado che arriverà alle 2.30 pm. Minuto più minuto meno. La gente sa cosa fare. Primo guardare un sito web per capire se ci si trova nel centro della perturbazione o ai confini. Noi saremo lambiti dalla coda, l’epicentro è a 10 miglia. Iniziano a cadere gocce di pioggia grandi quanto una tazzina di caffè. I siti mostrano il tornado: ci sono camion a 18 ruote che volano come se fossero di carta. Penso a chi era sulla traiettoria. Si sarà chiuso in una stanza senza finestre, in genere il bagno. Forse si è accovacciato nella vasca da bagno si è coperto con i materassi, come consigliano di fare. Il tornado dura pochi minuti. La zona di Arlington, fra Dallas e Fort Worth, il giorno dopo è segnalata dai cartelli come disastrata. Il sole è tornato a battere come fosse un agosto italiano. Per la prossima pioggia, violenta e veloce, ci vorranno settimane. E il verde Texas che vediamo in questo aprile è un fugace passaggio prima della lunga stagione brulla.

Dieta

Carne alla brace, grassi animali, grassi idrogenati, fritti, cibi confezionati, conservanti e coloranti, dolci, porzioni extralarge, frutta e verdura prossime allo zero, pasti irregolari secondo il principio quando-ho-fame-mangio. Stando alle teorie sulla corretta alimentazione che oggi in Italia iniziano a prendere spazio anche nel sentire della gente comune, la dieta tipica degli americani si può definire in un solo modo: “cancer-oriented”. Questo constato in Texas, dove gli obesi fanno la spesa nei mall seduti su carrelli a motore.

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