ebbene sì, ho letto Fabio Volo e…

20 dicembre 2011
Scritto da: Roberta Diliddo

Ho trovato in libreria la ristampa di Il giorno in più di Fabio Volo (Mondadori, € 22,00, pp. 284). Una nuova veste grafica a cui non ho saputo resistere. Comincio a pensare di dover fare qualcosa. La copertina comincia a influenzare un po’ troppo le mie scelte! Però ormai ho peccato, tanto vale ammetterlo.
Va bene, scherzi a parte Fabio Volo lo conosco e lo ascolto spesso in radio e alterno momenti in cui mi diverte molto e altri in cui mi annoia. Adesso sono nella seconda fase… Eppure ho letto un suo romanzo. La prima cosa che devo dire è che si fa leggere, è piacevole, ma qualcosa non scorre.
A chi dice che non sia lui a scrivere penso di poter dire che non ci credo. Scrive esattamente come parla in radio, le stesse considerazioni, gli stessi commenti, le stesse conclusioni, le stesse parole. L’ho letto in pochi giorni, ma la storia gira molto intorno a un suo chiodo fisso (non solo suo). Il sesso. La storia parla di un trentenne in crisi che sente la vita passargli tra le mani senza passione, di una ragazza misteriosa incontrata sul tram e della loro storia d’amore.
Non dico di più perché direi tutto, ma c’è una considerazione che vorrei fare sul libro e sul suo autore… Riconosco in Fabio Volo la capacità di far rivivere il passato, sia esso la rievocazione di un cartone animato in radio o di un amore adolescenziale tra le pagine di un libro. E di questo lo ringrazio. Mi ha ricordato la ragazzina timida con gli occhiali che ogni mattina sul tram cercava quel ragazzo misterioso a cui non ho mai parlato… peccato.

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