ebbene sì, ho letto Fabio Volo e…
Scritto da: Roberta Diliddo
Ho trovato in libreria la ristampa di Il giorno in più di Fabio Volo (Mondadori, € 22,00, pp. 284). Una nuova veste grafica a cui non ho saputo resistere. Comincio a pensare di dover fare qualcosa. La copertina comincia a influenzare un po’ troppo le mie scelte! Però ormai ho peccato, tanto vale ammetterlo.
Va bene, scherzi a parte Fabio Volo lo conosco e lo ascolto spesso in radio e alterno momenti in cui mi diverte molto e altri in cui mi annoia. Adesso sono nella seconda fase… Eppure ho letto un suo romanzo. La prima cosa che devo dire è che si fa leggere, è piacevole, ma qualcosa non scorre.
A chi dice che non sia lui a scrivere penso di poter dire che non ci credo. Scrive esattamente come parla in radio, le stesse considerazioni, gli stessi commenti, le stesse conclusioni, le stesse parole. L’ho letto in pochi giorni, ma la storia gira molto intorno a un suo chiodo fisso (non solo suo). Il sesso. La storia parla di un trentenne in crisi che sente la vita passargli tra le mani senza passione, di una ragazza misteriosa incontrata sul tram e della loro storia d’amore.
Non dico di più perché direi tutto, ma c’è una considerazione che vorrei fare sul libro e sul suo autore… Riconosco in Fabio Volo la capacità di far rivivere il passato, sia esso la rievocazione di un cartone animato in radio o di un amore adolescenziale tra le pagine di un libro. E di questo lo ringrazio. Mi ha ricordato la ragazzina timida con gli occhiali che ogni mattina sul tram cercava quel ragazzo misterioso a cui non ho mai parlato… peccato.
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Tags: Fabio Volo, Il giorno in più, Mondadori
Cara Roberta, non sei la sola! Fabio volo l’ho letto anche io. E ti dirò di più! Non solo ho letto il suo libro d’esordio “Esco a fare due passi”
ma anche “E’ una vita che ti aspetto” ed ” Il giorno in più”.
“Esco a fare due passi” è il libro che mi ha divertito di più in assoluto.
Forse perchè i romanzi successivi li ho trovati, per certi versi, ripetitivi.
In alcune cose però mi sono anche riconosciuta. Probabilmente perchè io e Fabio Volo siamo coetanei quindi abbiamo, per così dire, condiviso un’epoca.
Ci sono riflessioni su “Esco a fare due passi” sulle quali ognuno di noi penso si sia soffermato almeno qualche minuto.
Ed è divertente leggere il punto di vista al maschile e scoprire che alla fine le paure sono sempre le stesse.
E poi
Ciao Susy, sono assolutamente d’accordo con te, è un fenomeno generazionale… Io compio 40 anni 2 giorni dopo di lui! Arg. Fa brutto ma non siamo più ragazzini. Lui riesce a prolungare un po’ quel piacevole senso di leggerezza che l’adolescenza regala, però credo che a un certo punto anche basta!
Ho letto quattro romanzi di Fabio Volo, li ho trovati semplici nella scrittura e chiari nel descrivere la generazione dei trentenni di oggi, allergici a legami “maturi”. L’ultimo romanzo “Le prime luci del mattino è stato interessante perchè questa volta la voce narrante è stata quella di una donna. Ma adesso penso che basta così, non nè posso più di queste storie che ci aiutano a capire meglio il modo di relazionarsi nella vita di coppia di questi “uomini”, anche perchè poi diventano ripetitivi, i protagonisti dei romanzi di Volo non hanno poi tutto questo spessore da essere gli unici protagonisti di di tanti libri!
Sto leggendo in questi giorni “E’ una vita che ti aspetto”, il mio primo romanzo di Fabio Volo. Sono un po’ oltre la metà e vi posso dire che lo sto divorando! Mi ritrovo in tanti pensieri e considerazioni di Checco, la voce narrante, nonostante io sia un po’ più giovane di lui. La lettura è scorrevole e il linguaggio molto attuale. Sembra quasi di sentire la voce di Fabio Volo mentre leggi: è un po’ come se fosse la trascrizione di un suo monologo, ad esempio. L’amica che me l’ha prestato mi ha dato anche “Un posto nel mondo”, dicendomi che, effettivamente, dopo il primo gli altri romanzi un pochino si “assomigliano”. Che bello, però, vivere “l’emozione del primo libro”!