Christa Wolf 1929 – 2011
«Gli vidi il viso solo per un attimo, quando con un soffio spense la fiamma che nuotava in un bagno d’olio accanto alla porta. Il nostro segno di riconoscimento fu e rimase la sua mano sulla mia guancia, la mia guancia nella sua mano. Ci dicemmo poco più che i nostri nomi, non avevo mai udito una poesia d’amore più bella. Enea Cassandra. Cassandra Enea. Quando la mia pudicizia incontrò la sua timidezza, i nostri corpi persero ogni freno. Non avrei mai potuto immaginare come avrebbero risposto le mie membra alle domande delle sue labbra, quali sconosciute sensazioni mi avrebbe donato il suo odore. E di che voce sarebbe stata capace la mia gola». (Christa Wolf, Cassandra)
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Tags: Cassandra, morta Christa Wolf
Una grande scrittrice, un libro bellissimo, da leggere e da regalare!
Ho letto quasi tutti i libri di Christa Wolf anni fa e mi hanno lasciato tutti una sensazione di profondità e attenzione ai sentimenti. Ora mi manca l’ultimo e presto conto di leggerlo e magari rileggere Cassandra e Il cielo diviso, con gli occhi del presente.
Scrittrice consigliabilissima!