Scritto da: Adele

Corpo del messaggio:
Più voci si intersecano in questo romanzo parzialmente autobiografico di Scott Heim, Mysterious skin (Playground,  € 16,00). Ogni capitolo scritto in prima persona da Brian e da Neil, le figure centrali del libro, dagli amici di Neil – Eric e Wendy -, dalla sorella di Brian. Tanti punti di vista, tante angolazioni permettono a poco a poco di mettere a fuoco la terribile esperienza vissuta da due bambini di nove anni, oggetto di abusi da parte dell’allenatore di baseball della squadra delle Pantere nell’estate del 1981. L’Allenatore diventerà una figura  mitizzata per Neil che ne farà il grande amore della vita e troverà nella prostituzione e nella ricerca di sesso facile con uomini irsuti e baffuti  la naturale continuazione del sesso al quale è stato iniziato.
Brian rimuoverà tutto e resterà per anni convinto che il blackout di 5 ore nella sua vita di bambino di 9 anni sia dovuto ad un rapimento da parte degli alieni. Finché alla memoria affioreranno frammenti di volti e di atti che lo porteranno a ricordare quanto la sua mente si è rifiutata di accettare per anni.
L’argomento è delicato ed il libro non risparmia dettagliate descrizione delle scene di sesso, particolarmente sconvolgente quelle in cui Neil  racconta l’iniziazione da parte del maestro di baseball.  Ma non c’è banalità, non ci sono condanne, le vittime hanno un rapporto complicato fatto da amore e da terrore con il loro carnefice. Il rapporto omosessuale di Neil, che già a 9 anni è ben conscio del fatto di preferire gli uomini alle donne,  non è vissuto come una violenza ma come una fantastica, stupefacente storia d’amore. In mezzo a tanto sesso cruento c’è anche poesia, c’è un libro che ti travolge e si fa divorare, c’è un argomento disturbante trattato senza moralismi. Un testo senza censure né conformismi, un viaggio nella diversità, nell’adolescenza, nelle pulsioni sessuali infantili, nel Kansas puritano, nell’omosessualità. Una lettura che scuote davvero  nel profondo.