una storia ai tempi della Tav

24 agosto 2011
Scritto da: Edi Morini

Émilie Carles, Une soupe aux herbes sauvages (si compra su Amazon). Molti di noi hanno imparato il francese alle medie o alle superiori: leggere ogni tanto un bel libro in questa lingua è un’ottima occasione per riscoprirla e praticarla. “Une soupe aux herbes sauvages”, scritto da Émilie Carles è un avvincente racconto autobiografico. La protagonista (1900/1979) è nata e cresciuta a Val des Près: nella Vallée de la Clarée, poco distante da Briançon. Figlia di contadini, Émilie riesce a diventare maestra quando studiare per una donna di umili origini rappresenta una sfida davvero coraggiosa. Per oltre quarant’anni  insegna alle scolaresche di montagna:  trasmette nozioni importanti, ma soprattutto valori come la tolleranza, l’amore universale, la parità. Se da un lato  raccomanda l’attaccamento alle radici, dall’altro è entusiasta delle comodità moderne: Émilie possiede una lavastoviglie e ne mostra il funzionamento ai bambini! Sposata a Jean Carles, marito e amico fedele, Émilie ha cresciuto, oltre ai propri figli, i bimbi della sorella, finita in manicomio a causa dei maltrattamenti familiari.
Pagine struggenti sono dedicate ai periodi di miseria che spingevano parecchi infelici ad emigrare o a suicidarsi. Rammenta  il suicidio di un uomo che non aveva trovato lavoro retribuito, ma soltanto parole: “Senza un lavoro – scrive – tutto è vento!”.
L’Autrice si rivela anticonformista,  femminista,  pacifista e ambientalista convinta in tempi di caccia alle streghe. Durante la seconda guerra mondiale, Jean ed Emilie ospitano nella loro locanda parecchi partigiani, partecipando attivamente alla lotta contro l’oppressore.
Molti lutti segnano il movimentato percorso della maestra  di Val des Près: bambina, perde la madre, uccisa dal fulmine, a soli quattro anni. Diventata mamma a sua volta, piange una figlia, schiacciata da un carro armato e infine rimane prematuramente vedova del suo compagno.
L’ultima battaglia Émilie, ultra settantenne, la combatte tra il 1970 e il 1979, per difendere la sua zona dall’arrivo di un’autostrada che dovrebbe collegare Fos sur Mer a Torino. Guida personalmente faticose trattative e infine una imponente manifestazione, che la vede sfilare fiera alla testa di un pacifico corteo di trattori lungo le vie di Briançon. A Parigi, eccola al centro di una conferenza stampa. La Vallée de la Clarée, che comprende Val des Près, Névache, Monetiers les Bains e la Salle les Alpes, è dal 1982 patrimonio naturale inviolabile. Grazie, Émilie!
Oltre a Une soupe aux herbes sauvages potete procurarvi il dvd omonimo, interpretato da una brillante Annie Girardot. E un altro libro autobiografico pubblicato dopo la morte di Emilie: Mes rubans de la St. Claude.

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