storie di ordinaria ffss (follia ferroviaria)
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Venerdì 12 agosto, Milano, stazione Centrale. L’altoparlante annuncia il mio treno. “Intercity Notte 785 delle ore 23 per Reggio Calabria è in partenza dal binario 16. Ferma a: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Rimini, Ancona, Pescara, Vasto, Termoli, San Severo, Foggia, Cerignola, Campagna, Barletta, Trani, Bari, Gioia del Colle, Taranto, Metaponto, Policoro, Trebisacce, Sibari, Corigliano, Rossano, Cariati, Cirò, Crotone, Cutro, Botricello, Cropani, Catanzaro, Soverato, Monasterace, Roccella, Gioiosa, Siderno, Locri, Bovalino, Brancaleone, Melito di Porto”. Non faccio in tempo a calcolare quante ore impiegherà a percorrere il perimetro di mezzo stivale con arrivo previsto alle 18.05, né a chiedermi quanto ritardo potrà accumulare in 41 fermate e se sia sensato un simile anacronistico baraccone ambulante in un Paese europeo e su una linea anche turistica, quando l’altoparlante, inappuntabile, ripete l’annuncio in inglese e i nomi delle 41 fermate in perfetto accento british. Per avere un’idea, rileggete dal capo al fine con la voce di Dan Peterson (fermate consigliate: Soveretou e Kropàni). Per perplessità in merito vi rimando all’ufficio clienti delle FFSS, che a sua volta vi rimanderà alla biglietteria (lo fanno ogni volta) dalla quale un agente di PS vi rimanderà a casa con cortesia: sono giorni che tengono a bada chi protesta per i treni esauriti, volete che abbiano tempo per le vostre stupide domande?
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Scritto da: Francesca Magni
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Tags: treno
Mia cara, dovresti provare l’esilarante esperienza di chiamare il call center per sapere, di grazia, cosa ne sarà di te e della tua figlia ottenne se malauguratamente la carrozza letto che hai prenotato due mesi or sono per andare e tornare dalla Puglia fosse una di quelle eliminate e non sostituite per (sacrosanto) sciopero dei manutentori. Senza aver saputo dello sciopero da un annuncio, però. Per quello mancava la voce. – La risposta, per inciso, è stata: “signora, ma le rimborsiamo il biglietto per intero!” (e io forse dovrò diventare pugliese, poteva andarmi peggio…)
Marito e figli sono arrivati al treno notte, vagone letto prenotato, e si sono sentiti dire che il vagone letto non c’era causa il sovramenzionato (sacrosanto) sciopero. Hanno viaggiato in cuccetta, meglio che niente, e gli è stato detto che avrebbero avuto un rimborso. All’ufficio clienti però non ne sapevano niente e gli hanno detto di rivolgersi alla biglietteria, per il rimborso: sì, con file inesauribile di gente ai due soli sportelli liberi e l’addetto di PS che sorveglia perché non scoppino tafferugli quando la gente scopre che non c’è più posto sul treno, e con stranieri storditi in code interminabili che gli faranno perdere il treno, l’ufficio clienti manda in biglietteria chi deve avere un (sacrosanto) rimborso!
Alla stazione di Atocha, Madrid, ci sono file alla biglietteria dedicate esclusivamente ai treni in partenza nel quarto d’ora successivo. E ci sono file dedicate a chi prenota i treni per la giornata stessa e a chi invece deve prenotare per le successive. Semplice, direi.
A causa di queste cose (la versione francese sono gli scioperi dei controllori di volo a sinchiozzo durante i due mesi estivi) noi facciamo sempre e solo vacanze in macchina. Facendo un po’ di percorsi alternativi (evviva il Bodenzee, evviva il Titizee) siamo sempre arrivati dove volevamo e quando volevamo. Se mi dicono che inquino, la fattura della tassa carbone, o come diavolo si chiama, si trasmette diretta agli scioperanti, grazie. Che per inciso hanno UN SACCO di giorni di vacanza più di me.
Aggiungo altre casistiche del viaggio in treno.
Ding Dong. Benvenuti sul treno 9528 di Trenitalia con destinazione Milano Centrale. Il treno fermerà a Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale e arriverà a Milano alle 18.09.
Che servizio che danno le ferrovie dello Stato!
Peccato che l’annuncio arrivi sempre trenta secondi DOPO che il treno ha lasciato la stazione. Se avessi dovuto andare a Napoli, peccato! … vai a Firenze e torna indietro.
Ma io dico: ci vuole così tanto dare l’informazione PRIMA della partenza? Boh, certe cose mi sembrano così semplici… forse troppo.
O è un metodo per poter dire che le ferrovie sono sempre in ritardo?
p.s. un’altra perla è questo avviso: Si informano i gentili viaggiatori che sul treno è presente un operatore addetto alle pulizie. Limitarsi a non dire nulla e farci trovare i bagni puliti sarebbe anche in questo caso troppo, vero?
Che argomento interessante! Ne avrei da scrivere di cose.
Una volta, in piena estate, in un treno a lunga percorrenza ci dissero che potevamo avere o l’aria condizionata o la corrente elettrica perchè l’impianto non le reggeva entrambe. Tutto questo su un treno Freccia argento con un biglietto pagato non poco. Assurdo!
Inizio ad avere qualcosa da ridire sullo sciopero. O meglio, sul significato che ha, sull’uso che se ne fa. Perché se durante la rivoluzione industriale aveva senso astenersi dal lavoro per penalizzare il padrone, oggi questa certezza non è più. Continuare a scrivere l’equazione “sciopero = astensione” significa prendere come ostaggi i poveri utenti del servizio, presumere che le proprie sacrosante ragioni di protesta siano più “legittime” del diritto che altri cittadini hanno di muoversi, spostarsi, andare a lavoro o in vacanza. Io mi sono un po’ stufato e quando mi imbatto in uno sciopero, francamente inizio a non volerle manco ascoltare più, quelle legittime e sacrosante ragioni. Alle quali mi sentirei più partecipe se i “protestanti” si inventassero qualche altra forma di protesta. Che so, non potrebbero i ferrovieri annunciare lo sciopero per il giorno X del mese Y dicendo che quel giorno, per protesta, non controlleranno i biglietti? Che faranno viaggiare tutti gratis?