storie di ordinaria ffss (follia ferroviaria)

15 agosto 2011

Venerdì 12 agosto, Milano, stazione Centrale. L’altoparlante annuncia il mio treno. “Intercity Notte 785 delle ore 23 per Reggio Calabria è in partenza dal binario 16. Ferma a: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Rimini, Ancona, Pescara, Vasto, Termoli, San Severo, Foggia, Cerignola, Campagna, Barletta, Trani, Bari, Gioia del Colle, Taranto, Metaponto, Policoro, Trebisacce, Sibari, Corigliano, Rossano, Cariati, Cirò, Crotone, Cutro, Botricello, Cropani, Catanzaro, Soverato, Monasterace, Roccella, Gioiosa, Siderno, Locri, Bovalino, Brancaleone, Melito di Porto”. Non faccio in tempo a calcolare quante ore impiegherà a percorrere il perimetro di mezzo stivale con arrivo previsto alle 18.05, né a chiedermi quanto ritardo potrà accumulare in 41 fermate e se sia sensato un simile anacronistico baraccone ambulante in un Paese europeo e su una linea anche turistica, quando l’altoparlante, inappuntabile, ripete l’annuncio in inglese e i nomi delle 41 fermate in perfetto accento british. Per avere un’idea, rileggete dal capo al fine con la voce di Dan Peterson (fermate consigliate: Soveretou e Kropàni). Per perplessità in merito vi rimando all’ufficio clienti delle FFSS, che a sua volta vi rimanderà alla biglietteria (lo fanno ogni volta) dalla quale un agente di PS vi rimanderà a casa con cortesia: sono giorni che tengono a bada chi protesta per i treni esauriti, volete che abbiano tempo per le vostre stupide domande?

Scritto da: Francesca Magni

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