i giapponesi nel cuore
Riguardo ognuna delle persone fotografate incontrate sfiorate nei miei giorni giapponesi, vorrei sapere dove sono cosa fanno come stanno se hanno perso qualcuno, di certo hanno perso un pezzetto di sé. I giapponesi non sono singoli in un gruppo, ma singoli per un gruppo, sono il gruppo, la società, il popolo. È il mare che li ha uccisi. Dal terremoto avevano imparato a difendersi.
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Ho il cuore stretto, le stesse sensazioni per le migliaia di giapponesi incontrati nei miei anni di Giappone, tutti quelli di cui non conosco il nome.
Fortunatamente tutti quelli che hanno un nome stanno bene
grazie per questo bel post
Il Giappone è una terra che non ho mai visitato “fisicamente”, ma nella quale ho viaggiato tanto accompagnata da Murakami Haruki, Banana Yoshimoto, Kenzaburo Oe, Yasunari Kawabata …
Una terra che sogno da sempre di visitare e che ha fatto compagnia alle merende della mia infanzia con i suoi cartoni animati.
Un popolo che non s’è lasciato abbattere neppure dall’atomica, e che è stato in grado di resistere saldamente ad un terremoto più potente di quello che ha devastato l’Aquila (come dici tu, è il mare che li ha uccisi, non il terremoto..).
Quelle immagini mi hanno spezzato il cuore.. bellissimo il tuo post, colgo l’occasione per lasciare anche io un pensiero..