l’importanza di non dimenticare
(Luis Sepùlveda Ritratto di gruppo con assenza)

11 gennaio 2011
Scritto da: Roberta Diliddo

Luis sepùlveda, Ritratto di gruppo con assenza (Guanda, 2010, traduzione di Ilide Carmignani, € 16,00). Nei libri di Sepùlveda c’è sempre molta malinconia e tristezza, per un passato che è stato sicuramente pesante e ha lasciato molte cicatrici. Come quell’assenza. Quel volto che non c’è più e si può solo immaginare come sarebbe stato. Si parte con questo breve, ma intenso racconto sul suo ritorno in Cile alla ricerca di quel che resta dopo tanti anni d’esilio e una dittatura. Una raccolta di venticinque storie. Racconta di persone incontrate e mai dimenticate, fa considerazioni su le realtà conosciute con il suo continuo viaggiare. Una delle cose che più apprezzo di Sepùlveda è la sua determinazione a difendere ciò in cui crede ovunque si trovi e a qualunque prezzo. C’è una dignità rara in questo modo di porsi nei confronti del mondo. La coerenza che ti porta ad avere uno sguardo severo nei confronti delle ingiustizie, ma non ti concede il lusso di voltare lo sguardo dall’altra parte per non vedere. Questo ti renderebbe complice di chi delinque. Io non riesco a essere sempre così presente, mi faccio addomesticare, un po’ per stanchezza e un po’ per pigrizia. E quando mi capita, questi sono i libri che m’incoraggiano ad alzare la testa.

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