la ballata dei cinque cuori

17 dicembre 2010
Scritto da: Annalisa Salvador

Sotto un’antica quercia si rifugiarono un giorno cinque piccoli cuori, erano tanto tristi e tanto stanchi.
Il primo era triste perche’ anche se amava tanto sorridere non aveva nessuno che gli facesse compagnia, il secondo era tanto stanco di sperare che gli succedesse qualcosa di bello , il terzo era veramente inconsolabile, piangeva tutto il giorno e non riusciva a smettere. Il quarto cuore avrebbe tanto voluto volare e vivere fantastiche avventure ma non riusciva a sognare ed infine il quinto ed ultimo cuore, il piu’ piccolo e tenero di tutti aveva cosi’ tanta paura di vivere che non usciva mai di casa perche’ temeva di farsi male.
Trascorse molto tempo, tante nuvole e tante lune passarono in cielo ed i cinque cuori continuavano a lamentarsi per la loro tristezza, nessuno pero’ aiutava veramente l’altro a trovare una soluzione presi com’erano dai loro problemi. Ci fu persino un ballo per eleggere il cuore piu’ sfortunato ed infelice ma non ci fu nessun vincitore. Ogni cuore si riteneva piu’ triste dell’altro.
Una notte la vecchia quercia si stanco’ di tutte quelle chiacchere che non portavano a nulla, alzo’ i suoi possenti rami verso la luna, s’illumino’ d’argento e parlo’ ai cinque cuori.

“Finche’ ognuno di voi pensera’ solo a se stesso e credera’ di essere peggiore o migliore dell’altro continuerete ad essere stanchi ed infelici. Ognuno di voi ha bisogno dell’altro, le vostre emozioni unite vi possono donare un nuovo mondo. Ognuno di voi deve dare spazio all’altro, camminando fianco a fianco nella stessa direzione troverete la strada che cercate. In voi avete il segreto di una luce che sara’ grande e forte piu’ di quanto possiate immaginare, potrete contare l’uno sull’altro e superare ogni difficolta’. Ora mieri piccoli amici, dipende solo da voi, potete restare li’ da soli o potete dar vita ad un nuovo sole.”

Commossi da quelle parole i cinque cuori si presero per mano ed iniziarono a ballare, alla vista di quella meravigliosa danza il cielo si tinse di mille colori e le stelle brillarono di una luce mai vista. Fu allora che i cuori si alzarono piano, piano da terra , leggeri e liberi come il vento, forti come le radici di un albero, limpidi come un cristallo e come d’incanto presero forma e diventarono un unico, grande ed immenso cuore color del fuoco.
Si racconta che da quel giorno nacque l’amore e ancor oggi la vecchia quercia nelle notti di luna piena s’illumina d’argento e danza al suono della notte.

Post letto 23 volte


Scrivi un commento



*




Segui questo link per ricevere nuovi post dal blog!