Irène Némirovsky Due
Scritto da: Susy
Irène Némirovsky Due (Adelphi, 2010, traduzione di Laura Frausin Guarino, € 11,00, pp. 237). È la storia di Marianne ed Antoine principalmente. Ma potremo dire di una intera generazione. Il romanzo è ambientato a Parigi, nel dopoguerra (1921), in un clima da “sopravvissuti” al conflitto, tale per cui i giovani principalmente tendono a succhiare il nettare della vita. Le loro maggiori aspirazioni sono godere pienamente di tutto quanto la vita può offrire. Li vediamo quindi districarsi tra feste, balli, sfrenata vita notturna, ebbri di vita, in balia delle loro passioni.
Ed è questo in fondo il nodo cruciale del romanzo. La passione, l’amore, l’amicizia. l’abitudine.
Come avviene, nella vita di una coppia, questo passaggio per cui la passione viene inesorabilmente soffocata dall’abitudine, l’amore si trasforma in amicizia, l’impeto, gli slanci tipici della fase di corteggiamento, si riducono fino a spegnersi del tutto?
Il libro offre il punto di vista di Marianne ed il punto di vista di Antoine. Sposati. Felici? Non esattamente, ma grati della tranquillità di un vincolo che lega indissolubilmente l’una all’altro. Marianne sa che Antoine tornerà sempre a casa da lei. Antoine sa di trovarla sempre lì, per lui.
Nello sfondo il tempo che scorre, la vita che impone scelte, che mette alla prova i loro sentimenti, l’ombra incombente e minacciosa della morte, la malattia, i complicati vincoli familiari.
Un libro che racconta a tratti con spietata lucidità, il segreto di un equilibrio sul quale si regge la coppia, la famiglia. Lui e lei, quando smettono di essere figli e diventano coppia, per poi diventare genitori a loro volta… I piccoli segreti custoditi gelosamente nel proprio cuore. Quelle piccole cose intuite ma taciute per non alterare, per l’appunto, il talvolta fragile equilibrio su cui si regge una magari non felice, ma tranquilla, serena, vita coniugale.
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Tags: Adelphi, Due, Irène Némirovsky
Bellissimo questo libro della Némirovsky!!! Se ti ha appassionata, ti consiglio anche “Suite francese”, “Il ballo” e “Il malinteso”. La scrittura di questa autrice mi ha conquistata e ogni volta che stavo per iniziare un suo romanzo ero sempre sicura di trovare una bella storia e uno stile narrativo piacevole e scorrevole!
Ciao Sara, a ruota ho letto anche “Il vino della solitudine”, che come dice il titolo stesso parla appunto della solitudine di una bambina (Helene), del suo difficile e conflittuale rapporto con la madre, del suo amore viscerale per il padre. Il romanzo ho letto essere autobiografico. Ed è veramente bello, ben scritto, a tratti commovente quando ci si cala nei panni della piccola Helene e si soffre la sua stessa solitudine, ma anche triste.
Grazie dei suggerimenti: quando mi capita di scoprire un autore che mi piace, nasce spontanea la voglia di leggere tutto quello che ha scritto… Per cui non mi lascerò scappare “Suite francese”, “Il malinteso”!
ciao