un amore dolcemente imperfetto
(Simenon Tre camere a Manhattan)

3 gennaio 2012
Scritto da: Roberta Diliddo

Dopo aver letto il libro di Fabio Volo  Il giorno in più sono rimasta con il giudizio in sospeso. L’ho letto senza fatica, sì carino, tanti ricordi che scaldano emozioni ormai lontane, ma mi mancava qualcosa. Ho capito cosa leggendo questo romanzo: Georges Simenon Tre camere a Manhattan (Adelphi, € 12,00, pp. 181). Mancava l’imperfezione, la calza smagliata, il trucco sfatto, la gelosia dettata da debolezza, la paura di essere abbandonato. L’amore della coppia, raccontata magistralmente in questo libro, è terribilmente umana, vulnerabile, debole. I due protagonisti non sono sicuri di niente, non hanno più certezze. Sono già caduti e si sono rialzati con la paura di rifarsi male. Hanno provato le vertigini dell’altezza, ma sono anche precipitati in basso e ora incerti ci riprovano. Insieme.
Questa storia è tra due persone adulte, piene di passioni, ma disilluse. Non sono eterni adolescenti, presuntuosi conviti che basti pretendere per avere. Provano a chiedere timidi e timorosi un loro angolo di felicità consapevoli che a volte la vita decide diversamente.

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(Simenon Tre camere a Manhattan)”


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