i mostri figli del fanatismo
(M.C. Calabrese Le ombre della notte)

23 ottobre 2011
Scritto da: Lily Ziino

Le ombre della notte di Maria Concetta Calabrese (Perrone editore, 2010, € 15,00). In questi tempi di dolorose ferite per la nostra coscienza di uomini mi sembra quanto mai attuale questo romanzo  in cui l’autrice descrive con stile avvincente le dolorose vicende di Sara, una ragazza ebrea costretta  a rinnegare la sua fede pur di rimanere in Sicilia durante l’espulsione degli Ebrei del 1492 decisa dalla Spagna. La giovane sposa un cristiano che la introduce in una famiglia nella quale Sara, che ha cambiato il suo  nome in Erminia, si sente estranea soprattutto per il disprezzo con cui è trattata. La ragazza riuscirà però a reagire e a crescere grazie all’aiuto ed al sostegno  morale di due figure femminili, parenti del marito che l’accoglieranno in un cerchio d’amore e l’aiuteranno a superare dolorose prove e a diventare una donna forte e consapevole. Il romanzo, con un finale colpo di scena che avverrà dopo tanti anni, quando la donna sarà costretta a scappare a Roma per sfuggire alla persecuzione dell’Inquisizione, è uno straordinario affresco storico della Sicilia tra il Quattro e il Cinquecento con poetiche descrizioni dell’area di Taormina, dell’Alcantara,  di altre zone.
Il  messaggio civile che Maria Concetta Calabrese vuole trasmettere è senza ombra di dubbio la tolleranza. Oggi come allora la Storia ci insegna che il fanatismo genera mostri, come ha scritto Maria Attanasio nella post-fazione al romanzo,  e che nella nostra società ci deve essere posto per tutti. Naturalmente, aggiungo io, a condizione che ciascuno  accetti e rispetti il prossimo.

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(M.C. Calabrese Le ombre della notte)”


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