giallo a Milano
(Elisabetta Bucciarelli Io ti perdono)
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Scritto da: Adele
Nome: Maria Dolores, cognome: Vergani, età: vicina ai 40, sesso: femminile, residenza: Milano est. Questi sono i dati anagrafici dell’ispettrice nata dalla penna di Elisabetta Bucciarelli, giovane scrittrice italiana dallo stile personalissimo. Io ti perdono, (Kowalski, 2009, €14,00) è un giallo che ti prende e ti trascina dalle prime pagine. Merito della scrittura della Bucciarelli, che è stringata, scarna e sincopata – frasi brevissime che danno un senso di sospensione e di ansia e ti avvinghiano alla storia. Protagonista è Maria Dolores Vergani, finalmente un’ispettrice, fra i molti commissari maschili del panorama noir italiano. Anche lei asciutta come lo è la prosa della Bucciarelli. Magra, di poche parole, a volte brusca. Non simpatica, talvolta persino acida. E donna, nelle sue aspettative e nelle sue ansie, nelle sue ripicche e nei ripensamenti.
L’ispettrice, con la sua corte di aiutanti ed amanti, si muove in questo giallo fra la Valle d’Aosta e Milano, richiamata da una telefonata di un prete amico di famiglia. Maria Dolores si getta sulle tracce di un pedofilo che si nasconde fra le montagne ma la sua caccia si intreccia con il vissuto personale e con i dolori e gli smarrimenti di un’adolescente quale è stata lei. Un cenno particolare merita la Milano che compare nel libro, una Milano che mi è ben nota, quella del parco Forlanini e di Lambrate, dell’Ortica e della periferia est. Ed a me, immigrata di prima generazione, fa un certo effetto riconoscere la Milano che abito e frequento in quella descritta dalla Bucciarelli.
Non anticipo niente altro, per non rovinare la lettura a chi volesse seguire il mio consiglio perché, a mio parere Io ti perdono vale la pena di essere letto!
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Tags: Elisabetta Bucciarelli, giallo, Io ti perdono, Kowalski
Mi è appena arrivato il nuovo romanzo di Elisabetta Bucciarelli (che io non ho mai letto), s’intitola “Corpi di scarto” e lo pubblica Verdenero (2011, €15,00): la storia è ambientata ai bordi di una discarica, il titolo è forte e attira, ho sfogliato le prime pagine e la prosa della Bucciarelli è come la descrive Adele, qui anche con un tocco poetico. C’è, alla fine del libro, un capitoletto in cui dalla fiction del romanzo si è risucchiati nella realtà: sono i dati sul riciclo illegale di rifiuti in Italia, con dettagli sulla Lombardia, tutt’altro esente da questo reato tipicamente mafioso. Il romanzo è ambientato proprio in una discarica lombarda.
Grazie Adele, seguirò il tuo consiglio. È la Milano che abito e che frequento anch’io. Mi incuriosisce molto.
Una Pasqua serena e un grazie,
spero a presto
Elisabetta
Chiedo perdono a Elisabetta (e non sto giocando con il titolo del suo romanzo…) perché non l’ho ancora letta, ma vorrei “rimbalzare” qui una bella recensione di un altro suo libro che, oltretutto, una cara amica di ottime letture mi ha segnalato a sua volta… “Femmina De Luxe” edito da Perdisa Pop nel 2008. Consiglio la recensione, a me stessa prima di tutto 😉 http://trecugggine.splinder.com/post/24539795/olga-prodotto-di-nicchia
[…] parte del torto seguono Femmina de Luxe (un mio commento qui) , Io ti perdono e il seguito Ti voglio credere e l’ultimo libro uscito nel 2011 Corpi di scarto (qui un […]