Stefano Benni Bar sport

2 gennaio 2012
Scritto da: Sara

È sicuramente uno dei libri più “strani” che io abbia mai letto: Bar Sport di Stefani Benni (Feltrinelli Universale Economica, € 7,00, pp. 144). È stata una piacevolissima scoperta! Grazie al prezioso prestito di un amico, ho potuto assaporare un libro davvero particolare, per quanto mi riguarda unico nel suo genere, visto che non avevo mai letto prima un libro strutturato in questo modo, con uno schema da “saggio” e contenuti troppo spiritosi! Con uno stile didascalico e conciso, il romanzo racconta uno ad uno tutti gli stereotipi del tipico bar italiano; anzi, di un bar sport, che è una sottospecie ben distinta da tutte le altre “categorie” di bar! Continua a leggere »

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l’energia dei cent’anni
(Jonas Jonasson Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve)

14 dicembre 2011
Scritto da: Roberta Diliddo

Jonas Jonasson, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Bompiani € 17,90, pp. 446). Vi presento Allan. Un simpatico centenario dall’energia inesauribile. Il libro racconta la sua storia alternando passato e presente. Il passato è uno scoppiettante percorso, fatto d’incontri quanto mai importanti e contraddittori. Allan non prende particolari difese nei confronti di nessuno. Non ha fede né politica, né religiosa. Semplicemente pensa a sé. Detto così non fa molta simpatia, invece è un’allegra canaglia a cui non si riesce a rimproverare quasi nulla. Attraversa un secolo di storia mondiale, incontrando i più grandi e discussi protagonisti politici Continua a leggere »

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Marco Presta Un calcio in bocca fa miracoli

18 novembre 2011
Scritto da: Susy

Marco Presta, Un calcio in bocca fa miracoli (Einaudi, pagg 190, € 16,50). Già il titolo la dice lunga… Ed infatti rispecchia esattamente il tono e l’indole del personaggio principale di questo divertente romanzo di Marco Presta (per chi non lo conoscesse conduttore ed autore del famoso Il ruggito del coniglio su radio 2). È raccontato in prima persona da “un vecchiaccio” come si definisce il narratore stesso, Continua a leggere »

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ritratto di famiglia ebrea in interno
(Benny Barbash Il piccolo Big Bang)

11 marzo 2011

Benny Barbash, Il piccolo Big Bang (Giuntina, 2011, traduzione di Shulim Vogelmann, € 12,00, ebook € 6,99). La prime 30 pagine si leggono ridendo da soli, ed è meglio saperlo nel caso si pensasse di portare questo libro in treno, in metropolitana o nella sala d’attesa del dentista. Al centro della storia, che più avanti si scopre essere raccontata dal figlio dodicenne, c’è un papà un po’ grasso Continua a leggere »

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l’ironia nera del senso di colpa
(Edouard Osmont, Sara Gavioli La governante)

31 gennaio 2011
Tempo di lettura: 1 minuto

Testi di Edouard Osmont, illustrazioni di Sara Gavioli, La governante (Orecchio Acerbo, 2010, € 15,00). Dice il sottotitolo: allegra storia di un cadavere devoto. Ed è subito chiaro l’umorismo un po’ nero. Tutto comincia quando il signor Tapinois – figurina di spigolosa aristocraticità tratteggiata in bianco e nero da Sara Gavioli – si allena a sparare in sala da pranzo. Ingenuo stupirsi se una pallottola Continua a leggere »

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autopsia di un matrimonio
(Claudia Piñeiro Tua)

20 gennaio 2011

Tempo di lettura: 2 minuti

Non ho mai avuto troppa passione per i gialli, i thriller, i noir e qualunque storia di delitti e crudeltà. Come diceva Flannery O’Connor, per il male basta la realtà, non c’è bisogno della letteratura. Tuttavia ammetto che i gialli, come i videogiochi, hanno il salutare potere di distrarti proprio dalla realtà, quando essa lo richiede. Quando ne leggo, è per necessità di far vagare la mente in luoghi non sospetti, ove abbia certezza di non trovare specchi rivelatori né pungoli sapienti. Eppure qualche volta questo può succedere anche con un giallo. È il caso di Tua (Feltrinelli, 2010, traduzione di Michela Finassi Parolo, € 10,00), della scrittrice argentina Claudia Piñeiro, Continua a leggere »

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piaceri volatili
(Francesco Piccolo Momenti di
trascurabile felicità
)

10 novembre 2010
Tempo di lettura: 3 minuti

Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo (Einaudi, 2010, € 12,50) è un libro-elenco di cose minute che accadono a tutti con frequenza, più alcune sue personali ma in cui ti ritrovi. Cose che per il loro semplice succedere e ripetersi diventano familiari al punto da farci sentire a casa quando capitano un’altra volta: «Quando quello che ti ha chiesto di conservargli il posto, finalmente arriva. E puoi dimostrare a tutti quelli intorno che era vero» (pag. 91); «quando mi sveglio in un posto che non è casa mia, quell’attimo in cui non capisco ancora dove sono: E anche quando poi lo capisco» (pag. 11). Qualcuna è esilarante, come quella del negozio di scarpe o quella del pigiama, ma non posso scriverle tutte, ci sono i diritti da rispettare. Anche se io lo cito per puro entusiasmo.

Un anno fa non sapevo niente di Francesco Piccolo. Un giorno in libreria vedo Continua a leggere »

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guardare negli occhi chi è malato
(Anna Paola Simonetti Ho perso il “punto G”)

21 ottobre 2010
Tempo di lettura: 30 secondi

Anna Paola Simonetti, Ho perso il “punto G” (Mursia, 2009, € 9,00). «La guardo negli occhi: è una cosa che qui dentro ho imparato. Guardare chi soffre, chi è malato, chi è offeso nel fisico, guardarlo dritto negli occhi, senza paura» (pag. 80). È una delle “lezioni di coraggio” di questo libro, scritto da una non scrittrice dopo 17 giorni di ricovero per un’improvvisa paralisi alle gambe. È il diario dall’ospedale: 7° piano, reparto non paganti, l’intimità coi vicini di letto, ritmi e rituali da degenti, storie e malattie descritte con ironia (a cominciare dal titolo, ovvero quel che ha pensato l’autrice scoprendo di non sentire più metà del corpo). Queste pagine sono un’autentica libroterapia. Curano (un po’) la paura dell’ospedale. E curano quel male che ci spinge a sfuggire chi soffre.

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filosofia in coda al check-in
(Alain De Botton Una settimana all’eroporto)

20 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Alain de Botton, Una settimana all’aeroporto (Guanda, 2010, € 13,00). Invitato a trascorrere 7 giorni da osservatore all’aeroporto londinese di Heatrow, Alain de Botton ficca il naso ovunque, osserva le persone con quello speciale scanner installato nel cervello di ogni bravo scrittore, ne rileva gli stati d’animo come un metal detector. Alla fine scrive questo libretto-resoconto. Lo apro incuriosita e lo bevo in un’ora e dieci: Continua a leggere »

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speriamo che sia femmina
(Lia Celi Piccole donne rompono)

19 ottobre 2010

Tempo di lettura: 1 minuto

Va detto che i libri sul tema neomamma mammamoderna mammacrobata mammamia abbondano, ma se proprio ne avessimo desiderato un altro doveva essere esilarante come Piccole donne rompono di Lia Celi (Rizzoli, 2010, €16,00). Una menzione speciale va al titolo: ho in casa una baby-teenager di 7 anni e mi è sembrato parlasse di lei. Leggendolo (d’un fiato e ridendo alle lacrime) ho scoperto che sulle molte e replicanti autrici di “mum-lit” (letteratura per/sulle mamme) Lia Celi ha un vantaggio: 3 figlie femmine (e 1 maschio). Se pensate che ne faccia una questione sessista, sbagliate: ho un bambino e una bambina e posso dire che non sarebbe uguale avere tre maschi o tre femmine, immagino anche dal punto di vista del “materiale letterario”. «Una figlia è una gioia, due una sfida, tre un partito di maggioranza relativa» scrive Lia Celi. Mi viene in mente quando alla seconda gravidanza l’ecografista annunciò «È una ragazza», e mio marito, calcolato che col primogenito si finiva 2 a 2, ebbe l’urgenza di dirmi: «Bisogna fare un altro maschio, con voi donne parità numerica equivale a minoranza». Non l’ho ascoltato.

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