al Premio Scerbanenco io voto
Giovanni Ricciardi, Il dono delle lacrime

23 novembre 2014


Scopro che Il dono delle lacrime di Giovanni Ricciardi (Fazi, 2014, pp. 188, € 12,90) è candidato al premio Scerbanenco, lo Strega del giallo, per intenderci. Sono felice di dare il mio voto [se volete farlo anche voi – una giuria popolare concorre alla selezione dei 5 finalisti su 25 candidati – avete tempo fino alla mezzanotte del 28 novembre, basta registrarsi qui: richiede un paio di passaggi e un numero di carta d’identità, ma è facile e senza intoppi]. Ma mi accorgo con dispiacere che tra le tante recensioni rimaste nel cassetto c’è proprio questa…

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biografia umoristica di un editore narcisista
(Alice Di Stefano Publisher)

21 febbraio 2014

Alice Di Stefano, Publisher (Fazi, 2013, € 16,50, pp. 375). L’autrice lo definisce la “biografia comica romanzata” del suo compagno, nonché datore di lavoro: l’editore romano di origini marchigiane Elido Fazi. Aggiungerei con toni umoristico-agiografici… Tentando una crasi, una comic-agio-biografia romanzata. È un libro che ho letto dalla prima pagina all’ultima sempre in bilico fra due opinioni antitetiche: mi piace o lo detesto? Continua a leggere »

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Elizabeth Strout: «Per diventare scrittore devi trovare la vita divertente»
(intervista su I ragazzi Burgess)

30 ottobre 2013

Elizabeth Strout ha 57 anni e non un filo di trucco. Niente, nei suoi modi semplici, fa pensare che abbia vinto un premio Pulitzer e che sia una delle più raffinate scrittrici americane, in corsa per diventare un classico. Mi guarda con occhi curiosi dietro una montatura squadrata, «Che belli i tuoi occhiali» dice, ed è subito come chiacchierare con un’amica. Il tema che le sta a cuore sono le relazioni. I suoi romanzi raccontano storie minute ma capaci di trascendere il tempo e lo spazio in cui sono circoscritte per diventare parabole universali. Al centro dell’ultimo romanzo (il quarto), I ragazzi Burgess (Fazi), ci sono Jim avvocato spregiudicato, Bob avvocato fallito, Susan madre separata e intristita rimasta a vivere nel Maine. Tre fratelli segnati dalla morte del padre in un incidente quando erano piccoli. Uno di loro ne è stato la causa e, in modi diversi, il senso di colpa ha determinato le vite di onguno. I tre si ritrovano quando Zac, il figlio di Susan, adolescente ombroso e sofferente per la mancanza del padre, lancia una testa di maiale surgelata nella moschea della comunità somala di Shirley Falls, l’immaginaria città del Maine in cui la Strout ambienta i suoi romanzi. Continua a leggere »

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quale vita è degna di essere vissuta?
(John Williams Stoner)

22 luglio 2013

John Williams Stoner (Fazi, 2012, traduzione di Stefano Tummolini, € 17,50, pp. 332). «William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università , dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956». L’incipit di questo romanzo è anche la sua sintesi. È la storia storia ordinaria di un uomo ordinario, eppure si legge con famelica passione e se ne resta segnati in modo indelebile. Continua a leggere »

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l’arte di immedesimarsi nel proprio opposto
(Matteo Cellini Cate, io)

11 marzo 2013

Cate, io di Matteo Cellini (appena uscito per Fazi, € 16,00, pp. 216) è la storia di una ragazza obesa. Brava a scuola, amata in famiglia, ma infelice. Alla vigilia del 18esimo compleanno, terrorizzata all’idea della festa, del vestito e degli sguardi dei compagni, Caterina si lancia in un’abbuffata epica (non vi svelo cosa mangia, ma è indimenticabile!). I suoi pensieri di adolescente grassa sono così credibili che viene da dire “Chapeau!” all’autore: esordiente, 35enne, maschio. Per giunta filiforme.

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Emidio Clementi L’ultimo Dio

16 novembre 2012
Scritto da: Mary Jo

Emidio Clementi, L’ultimo Dio (Fazi, 2004, € 14,50, pp. 188). È una vita attraversata da episodi sfortunati e misteriosi quella che ci racconta Emidio Clementi nel suo ultimo lavoro ispirato da Emanuel Carnevali, sin dal titolo. Il primo mistero che incontriamo è nella prima pagina del libro: perché zia Nina non accende la luce? Continua a leggere »

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torna Ponzetti, il commissario
che vorremmo come amico
(Giovanni Ricciardi Portami a ballare)

16 novembre 2012

Giovanni Ricciardi Portami a ballare (Fazi, 2012, € 16,50, pp. 225). Ottavio Ponzetti, commissario romano dal cuore gentile, è un personaggio di cui ci si innamora fino a credere che non sia solo frutto della fantasia di uno scrittore, ma un amico vero. Di quelli con cui puoi scherzare o parlare delle cose serie della vita. Ogni indagine s’intreccia con le sue personali inquietudini. Continua a leggere »

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una storia semplice che sprigiona
qualcosa di speciale
(Giovanna Zucca Mani calde)

25 novembre 2011

Giovanna Zucca Mani calde (Fazi € 16,50, pp. 250). Quando ho saputo che l’esordiente Giovanna Zucca di mestiere è strumentista e aiuto anestesista in sala operatoria (nonché neolaureata in filosofia), ho provato un misto di curiosità e fastidio: sono di moda gli scrittori “in prestito” da altri mestieri e spesso li trovo deludenti. Ma a leggerlo ho cambiato idea. Dopo un incidente, Davide, 9 anni, lotta per la vita grazie a un coraggioso intervento del dottor Bozzi, neurochirurgo di pessimo carattere ma dalle mani d’oro. Fin qui niente di straordinario Continua a leggere »

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Ricciardi e Ponzetti:
i commissari “di carta” creati da
Maurizio De Giovanni e Giovanni Ricciardi

2 novembre 2011

I quattro libri  de Le stagioni del commissario Ricciardi mi erano appena arrivati, in edizione tascabile Fandango. Da un rapido sguardo, mi aveva colpito che fossero ambientati a Napoli in epoca fascista. Ma è stata un’amica a spingermi a leggere – ho sempre bisogno di un buon motivo per aprire un giallo. Nell’imbarazzo della scelta, decido di cominciare dal primo, Il senso del dolore – L’inverno del commissario Ricciardi, uscito nel 2007, esordio di Maurizio De Giovanni impiegato di banca napoletano che si reinventa scrittore grazie a un concorso letterario. Ora mi asterrò dal rivelare la trama, Continua a leggere »

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un commissario che sembra un prof di greco
(Giovanni Ricciardi Il silenzio degli occhi)

29 luglio 2011

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È uscito da una delle decine di pacchi che quotidianamente minacciano la mia scrivania e il mio equilibrio. Giovanni Ricciardi, Il silenzio degli occhi (Fazi, 2011, € 16, 50, pp. 263). Un libro di cui non sapevo nulla, salvo che Marco Lodoli lo consiglia, come è scritto in copertina. Comincia così: «La piena boriosa del Tevere assomigliava alla nostra inconfessabile inquietudine. Solo che stavolta era visibile, un disagio che cresceva di ora in ora». Descriveva il mio stato d’animo, per la piena di libri, e di certo per qualche altra inquietudine inconfessabile. L’ho messo nella pigna “da leggere” senza voler sapere altro – Fazi è una casa editrice da cui non ho mai preso una fregatura, il che ha pesato sul mio atto di fede, e sulla conferma del teorema: certi libri chiamano, e sono quelli giusti. Continua a leggere »

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