il bene e il male secondo Murakami
(Murakami Haruki 1Q84)

4 gennaio 2012

Murakami Haruki 1Q84 (Einaudi, 2012, traduzione di Giorgio Amitrano, € 20,00, pp. 718). La prima domanda che mi sono fatta su questo libro è come si pronuncia il titolo. C’è voluto un centinaio di pagine per pensare che la lettura migliore è millequottantaquattro: 9 in giapponese si legge kyu, come la lettera Q in inglese, e ku vuole anche dire dolore. 1Q84 è una variante del 1984, un anno in cui, per un inspiegabile slittamento, nel cielo compaiono due lune Continua a leggere »

5 commenti »

Marco Presta Un calcio in bocca fa miracoli

18 novembre 2011
Scritto da: Susy

Marco Presta, Un calcio in bocca fa miracoli (Einaudi, pagg 190, € 16,50). Già il titolo la dice lunga… Ed infatti rispecchia esattamente il tono e l’indole del personaggio principale di questo divertente romanzo di Marco Presta (per chi non lo conoscesse conduttore ed autore del famoso Il ruggito del coniglio su radio 2). È raccontato in prima persona da “un vecchiaccio” come si definisce il narratore stesso, Continua a leggere »

commenta »

una bella favola sul calcio
(Giorgio Faletti Tre atti e due tempi)

6 novembre 2011

Avendo ormai dichiarato la mia scarsa frequentazione con i libri gialli, non mi vergogno di dire che non ho mai letto Giorgio Faletti (e ne approfitto per chiedere a chi lo ha fatto se ha voglia di mandare una recensione per “Scritto da voi!”). Ma questo Tre atti e due tempi (Einaudi, 2011, € 12,00) non è un thriller e si fa leggere in due ore. Raccontato in prima persona da Silver, all’anagrafe Silvano, ex pugile ed ex carcerato, ha una scrittura magnetica che lascia cadere uno dopo l’altro nelle prima venti pagine gli indizi di una storia intrigante, Continua a leggere »

7 commenti »

Ricciardi e Ponzetti:
i commissari “di carta” creati da
Maurizio De Giovanni e Giovanni Ricciardi

2 novembre 2011

I quattro libri  de Le stagioni del commissario Ricciardi mi erano appena arrivati, in edizione tascabile Fandango. Da un rapido sguardo, mi aveva colpito che fossero ambientati a Napoli in epoca fascista. Ma è stata un’amica a spingermi a leggere – ho sempre bisogno di un buon motivo per aprire un giallo. Nell’imbarazzo della scelta, decido di cominciare dal primo, Il senso del dolore – L’inverno del commissario Ricciardi, uscito nel 2007, esordio di Maurizio De Giovanni impiegato di banca napoletano che si reinventa scrittore grazie a un concorso letterario. Ora mi asterrò dal rivelare la trama, Continua a leggere »

10 commenti »

non ci resta che resistere
(Valeria Parrella Lettera di dimissioni)

18 ottobre 2011

Valeria Parrella, Lettera di dimissioni (Einaudi, 2011, € 18,50). Comincia da lontano, Valeria Parrella. Dai nonni, un po’ anche i bisnonni, materni e paterni, e poi la madre, il padre e via a scendere fino a Clelia. Leggi settanta pagine e ancora non sai dove vuole arrivare, ma scrive così bene e così forte che ti abbandoni al suo andare. La costruzione di una famiglia, la composizione dei caratteri, delle storie, azioni e reazioni che si susseguono in linea discendente, sono qui necessari per affrescare un interno  (e lo si intenda come nome collettivo) nell’Italia degli ultimi ottant’anni. Ma è a pagina 74 che ho iniziato a capire: questo libro è la storia di quello che l’Italia è diventata. Continua a leggere »

8 commenti »

ho letto La sfuriata di Bet e…

30 settembre 2011
Scritto da: Sara

Ho comprato La sfuriata di Bet di Christian Frascella (Einaudi) lo scorso martedì e l’ho finito due giorni fa. Questo libro racconta la storia di Bet, una ragazza torinese di 17 anni. Non ci sono vicende fantastiche o colpi d’azione mozzafiato, intrighi pericolosi o suspense da thriller. Eppure l’ho letto tutto d’un fiato. Continua a leggere »

1 commento »

lui, lei e il dolore
(Ian McEwan Bambini nel tempo)

21 settembre 2011

Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo/racconto sull’essere madre per una antologia di scritti di donne di vari Paesi. In cerca di ispirazione, ho ripreso in mano un libro che non ho mai finito, Bambini nel tempo di Ian McEwan (Einaudi, 1987, traduzione di Susanna Basso). Forse conoscete la storia: c’è un padre che va al supermercato con la figlia di cinque anni e lì la perde. La tragedia (alla quale non ho retto tant’è che nonostante la ricchezza ipnotica di McEwan, la prima volta l’ho mollato a metà) devasta la coppia dei genitori, «Non potendo dare né chiedere un po’ di conforto, non si desideravano» (pag. 50). McEwan ci porta in una spirale che scende verso il basso, in riflessioni sempre più intime, sotterranee, sul senso delle nostre relazioni ma anche delle nostre abitudini mentali e delle nostre stesse nature. E a pagina 51 arriva a definire la differenza, secondo me ultima, fra uomini e donne. Continua a leggere »

9 commenti »

una parentesi di allegria
(Richard Powell Vacanze matte

14 settembre 2011
Scritto da: Roberta Diliddo

Richard Powell Vacanze matte (Einaudi, 2011, € 18,50). Quest’estate sotto l’ombrellone ho conosciuto una simpatica, irriverente, sfacciata, divertentissima famiglia. Una scintilla di leggerezza a colori pastello direttamente dal 1959, anno in cui questo romanzo è stato pubblicato la prima volta. Non voglio dirvi molto, sarebbe noioso raccontato da me, vi scrivo solo come il capo famiglia parla di sé a un funzionario del governo: Continua a leggere »

1 commento »

«Se hai da dire qualcosa, dilla.
Se poi ti tocca di dirla urlando, allora significa che ne vale la pena»
(Christian Frascella La sfuriata di Bet )

14 settembre 2011

Christian Frascella, La sfuriata di Bet (Einaudi, 2011, € 17,00). Leggendo questo romanzo ti sembra di guardare il mondo di oggi attraverso il buco di una serratura. Il punto di vista è circoscritto, ma lo spaccato che inquadra è chiaro. E in questo caso emblematico della condizione dei ragazzi italiani, e della nostra situazione sociale. La protagonista è Bet, una liceale 17enne di Torino; sulle prime si presenta come la tipica ribelle che gira per la città di notte, va nei bar da sola, è scontrosa, non ha peli sulla lingua e ha sempre pronta una risposta velenosa. Ma ha anche una sua visione del mondo («Sono strani gli uomini tristi. Con tutto che comandano ogni cosa loro, riescono pure a sentirsi tristi. E allora noi? Che dovremmo fare?» pag. 3. Continua a leggere »

8 commenti »

Laurent Binet Il cervello di Himmler si chiama Heydrich

11 settembre 2011
Scritto da: Mara Marantonio www.angolodimara.com

HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich di Laurent Binet (Einaudi, 2011, pp. 342, €.20,00). Un giovane storico francese, Laurent Binet, ha scritto uno stupendo libro, a metà strada tra il saggio storico – assai documentato – e il romanzo autobiografico – profondo e suggestivo. L’opera, uscita in patria l’anno scorso per le Edizioni Grasset & Fasquel di Parigi, è valsa all’A. il “Prix Gouncourt du premier roman” 2010. Ora Einaudi lo fa conoscere al pubblico italiano con un titolo che riprende quello originario. Binet racconta che, quand’era adolescente, suo padre, storico a sua volta, gli parlò con grande partecipazione di un evento considerato come il colpo più importante realizzato dalla Resistenza europea: l’attentato, Continua a leggere »

1 commento »