Jonathan Franzen e perché Libertà si intitola proprio Libertà

20 agosto 2011

Ho appena “riletto” Libertà di Jonathan Franzen attraverso i racconti di mio marito, che lo ha finito da poco. Ne abbiamo discusso di continuo, il suo giudizio, come il mio e quello di alcuni di voi, oscillava capitolo dopo capitolo, pur mantenendo costante l’ammirazione per la scrittura densa che fa sgorgare i personaggi dalle loro azioni, dalle loro parole e pensieri, sempre perfettamente coerenti. Alla fine gli ho fatto una domanda che giro anche a voi: perché lo ha intitolato Libertà? E abbiamo ripreso a discuterne – che poi è il piacere della lettura quando si rovescia nella vita… Riunisco qui la recensione in corso di lettura che ho fatto nei mesi scorsi. Il confronto ovviamente resta aperto. Continua a leggere »

5 commenti »

se Franzen fosse una donna (ovvero perché nessuna donna è come Franzen)

23 maggio 2011

xxx

Tempo di lettura: 2 minuti

L’articolo di cui vi voglio parlare oggi è uscito sul Corriere della sera il 6 maggio, ma mi è capitato di leggerlo, grazie a un’amica, solo adesso. Si intitola “Se il capolavoro è vietato alle donne” (cliccate sul titolo per leggerlo) ed è a firma di Percival Everett (nella foto) che ho scoperto essere scrittore nero americano, classe 1956. La sua tesi è presto detta, e poi molto ben argomentata: Libertà di Jonathan Franzen si è conquistato l’onorevole appellativo di Grande Romanzo Americano in quanto il suo autore è un uomo Continua a leggere »

13 commenti »

la libertà secondo Jonathan Franzen /3

2 maggio 2011
xxx
Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo due recensioni in corso (di lettura), ora che ho finito Jonathan Franzen fatico a parlarne, come fatico a uscirne. La vita di Walter e Patty Berglund mi si è appiccicata addosso chiamandomi a identificarmi ora con l’uno ora con l’altra, ora con i loro figli o con Lalitha, la giovane collega di Walter, o con Richard Katz, l’amico storico, rocker depresso e di successo; come se ogni loro gesto fosse un paradigma. Ci si ritrova un po’ ovunque, in questo libro. Ci si ritrova nell’anelito di libertà di ognuno dei protagonisti e nella constatazione implicita che non sappiamo affatto cosa sia libertà, Continua a leggere »

6 commenti »

dove va a parare Jonathan Franzen? /2

20 aprile 2011

– Scusami, – disse infine. – Sto ancora cercando di capire come vivere. (pag. 369) Continua a leggere »

5 commenti »

dove va a parare Jonathan Franzen?

17 aprile 2011

Tempo di lettura: 2 minuti

Non ho letto Le correzioni, con cui lo scrittore del Missouri ha conquistato  il National Book Award e platee adoranti anche in Italia, ma all’ennesimo pranzo con colleghi in cui qualcuno  parlava di Franzen, mi sono decisa ad attaccare Libertà (Einaudi, 2011, traduzione di Silvia Pareshi, € 22,00, pp. 622). Alle prime pagine,  ha avuto un effetto ipnotico. Non ho trovato la scrittura complessa di cui molti dicono, ma una prosa molto studiata che avvolge, descrittiva, all’estremo, mai noiosa: non riuscivo a mollarlo. Continua a leggere »

3 commenti »

Ricciardi e Ponzetti:
i commissari “di carta” creati da
Maurizio De Giovanni e Giovanni Ricciardi

2 novembre 2011

I quattro libri  de Le stagioni del commissario Ricciardi mi erano appena arrivati, in edizione tascabile Fandango. Da un rapido sguardo, mi aveva colpito che fossero ambientati a Napoli in epoca fascista. Ma è stata un’amica a spingermi a leggere – ho sempre bisogno di un buon motivo per aprire un giallo. Nell’imbarazzo della scelta, decido di cominciare dal primo, Il senso del dolore – L’inverno del commissario Ricciardi, uscito nel 2007, esordio di Maurizio De Giovanni impiegato di banca napoletano che si reinventa scrittore grazie a un concorso letterario. Ora mi asterrò dal rivelare la trama, Continua a leggere »

10 commenti »

libri interrotti

17 settembre 2011
Scritto da: Susy

Navigando in internet curiosando su uno dei miei argomenti preferiti ossia libri, lettura, autori, recensioni, aforismi, mi sono imbattuta su un titolo che ha attirato la mia attenzione e catalizzato la ma curiosità: i libri interrotti. Si tratta di un gioco proposto dal settimanale “Saturno” de Il fatto quotidiano nel quale si invitavano i lettori a stilare la loro personale lista di libri iniziati e mai portati a termine e ad elencarne le ragioni.
Ecco alcuni dei libri citati: Continua a leggere »

7 commenti »

i libri per autore: F

24 agosto 2010

Hans Fallada Ognuno muore solo (Einaudi)

Éric Faye Nagasaki (Édition Stock)

Jules Feiffer Abbaia, George (Salani)

Jamie Ford Il gusto proibito dello zenzero (Garzanti)

Anne Fortier La chiave del tempo (Sperling & Kupfer)

Margaux Fragoso Tigre, tigre (Mondadori)

Jonathan Franzen Libertà (Einaudi)

Christian Frascella La sfuriata di Bet (Einaudi)

Elena Ferrante L’amica geniale (e/o)

Giorgio Faletti Tre atti e due tempi (Einaudi)

commenta »