9 marzo 2016
Riflessioni intorno ai figli (pre)adolescenti
Credo sia una questione di fame, senza scomodare Steve Jobs. Era per fame che studiavo. Per solitudine intellettuale, per bisogno di universi. Quel che avevo non mi bastava, gli adulti parlavano poco, i coetanei non ne sapevano, il mondo non si spiegava da solo, internet non esisteva. Per questo studiavo. Continua a leggere »
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9 agosto 2014
Ripubblico un post del 2010. Perché oggi, gradita sorpresa, è arrivato il racconto nientemeno che del nipote di Wanda Bontà, l’autrice di libri per signorine degli anni Quaranta. Lo trovate nell’ultimo commento qui sotto, ed è un magnifico viaggio all’indietro, in un’Italia che fu… Grazie a lacustremigrato (è il nickname con cui mi ha scritto) per questo regalo d’agosto!
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[post del 6 novembre 2014]
Sono tornata dal lavoro con 9 chili di libri, vorrei poterli bere come bicchieri d’acqua, ho sempre sete. Sul comodino ne ho una pila da 60 centimetri, altri 80 centimetri per terra, una libreria a colonna da due metri poco più in là e qualche volume sparso sotto il letto. Mia figlia, in piena fase emulativa, ha aggiunto un chilo di Topolini, deve pensare che i libri si leggono a pigne, gira per casa portandoseli in blocco e brandendo una matita.
Da piccola mi rimproveravano perché leggevo troppo, ti rovinerai gli occhi, smettila e vai a giocare, che mania! L’estate dei 12 anni scopro da mia nonna due volumetti di carta ingiallita con la data dell’anno fascista: Wanda Bontà, Signorinette e Signorinette nella vita. Mia nonna butta un occhio e sentenzia non è adatto alla tua età, Continua a leggere »
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7 maggio 2014
Non è il momento più opportuno ma lo fai lo stesso, chiedi un giorno e mezzo di ferie per portarlo a Riccione, la gara di scherma più importante dell’anno. Scappi dal lavoro e lo recuperi a scuola, le 3 ore di treno verranno buone per preparare la verifica di storia, 100 pagine intonse da ‘ripassare’, dal crollo dell’impero romano alle crociate, lui protesta che la storia non serve a niente, tu ti fingi cintura nera di pazienza: chi conquistò Gerusalemme nel 1099?, lui fa la faccia concentrata in uno sforzo inumano, “Goffredo di Bosone!”, dice trionfante. Buglione, non Bosone!, “Ah, sì, giusto, è quasi uguale.” Non lo è, ma prosegui con calma olimpica fino a Riccione, Continua a leggere »
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11 febbraio 2013
Scritto da: Susy
Eleonora Mazzoni Le difettose (Einaudi, 2012, € 16,00, pp. 184). “Le difettose” sono quelle donne che, pur essendo state dotate da madre Natura di tutto “l’equipaggiamento” necessario per generare nuova vita, non ci riescono. Quelle “scadute” come uno jogurth dimenticato in frigo, quelle la cui pancia riesce a trattenere solo rotolini adiposi. Una nutrita schiera di donne che, cariche di speranze, aspettative, paure ed apprensioni, si sottopongono a lunghi percorsi che, a seconda dei casi, prendono il mome di IUI, FIVET, ICSI, PMA o più semplicemente Procreazione Medicalmente Assistita. Continua a leggere »
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26 gennaio 2012
Janna Carioli, Io cambierò il mondo. Poesie per crescere (Mondadori, 2012, € 9,00, pp. 45). Dedicato a tutti quelli che hanno a che fare con bambini dai dieci anni in su. Ma anche nove e otto. Se questo fosse il foglietto illustrativo di un medicinale scriverei Indicazioni: disorientamento di fronte ai figli preadolescenti; disturbo di memoria della propria età puberale; insofferenza alle prime opposizioni preadolescenziali. Posologia: leggere alla prima all’ultima pagina d’un fiato; l’efficacia si potenzia se letto in compagnia di marito / moglie / insegnanti dei figli / figli stessi. Continua a leggere »
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8 novembre 2011
Scritto da: Daniela
Vorrei consigliareil libro di Francesco Provinciali Figli smarriti (ed. Paoline, 2011). La celebre psicologa Maria Rita Parsi fa la prefazione a questo libro che parla di bambini contesi da genitori separati. Si tratta di numerose storie toccanti che hanno per protagonisti questi bambini lacerati e poco amati. Continua a leggere »
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21 settembre 2011
Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo/racconto sull’essere madre per una antologia di scritti di donne di vari Paesi. In cerca di ispirazione, ho ripreso in mano un libro che non ho mai finito, Bambini nel tempo di Ian McEwan (Einaudi, 1987, traduzione di Susanna Basso). Forse conoscete la storia: c’è un padre che va al supermercato con la figlia di cinque anni e lì la perde. La tragedia (alla quale non ho retto tant’è che nonostante la ricchezza ipnotica di McEwan, la prima volta l’ho mollato a metà) devasta la coppia dei genitori, «Non potendo dare né chiedere un po’ di conforto, non si desideravano» (pag. 50). McEwan ci porta in una spirale che scende verso il basso, in riflessioni sempre più intime, sotterranee, sul senso delle nostre relazioni ma anche delle nostre abitudini mentali e delle nostre stesse nature. E a pagina 51 arriva a definire la differenza, secondo me ultima, fra uomini e donne. Continua a leggere »
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22 aprile 2011
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Sono in piena chiusura al giornale, ma ho appena ricevuto un libro a cui non ho resistito. Nata ieri di James Solheim*, scrittore americano per bambini, e di Simon James, illustratore dal tratto che ricorda Quentin Blake* (Il Castoro, 2011, €13,50), sottotitolo Diario di una giovane giornalista: è il racconto esilarante e surreale scritto da una neonata-giornalista a caccia di scoop sulla vita: nei suoi primi 11 mesi di vita scopre cose incredibili, Continua a leggere »
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10 febbraio 2011
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Janna Carioli, I difetti dei grandi (Mondadori, 2011, € 9,00). Fresca di stampa, una raccolta di filastrocche in rima che parla ai bambini per far intendere ai grandi. Raccoglie tutti i rimproveri che i nostri figli ci fanno o potrebbero farci. Come questa poesia, che all’ultima riga mi ha strappato un “touché!”. La dedico a tutte le lettrici mamme con un avviso: dopo averla letta, non ve la scrollerete di dosso facilmente. Continua a leggere »
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3 novembre 2010
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“Leggetegli le favole già a sei mesi e a scuola saranno più bravi”. “Non lasciate piangere i neonati o comprometterete il loro futuro scolastico”. “Allattateli al seno per almeno un anno e diventeranno più intelligenti”. Sono le raccomandazioni di tre studi,due americani e uno italiano, pubblicati su prestigiose riviste scientifiche. Mi chiedo se rendere intelligente il loro bambino sia, per le mamme, urgente quanto lo è per i luminari della pediatria mondiale. Io, prima di tutto, vorrei che i miei figli fossero felici. Cosa li aiuterà, da grandi, a essere felici? Me lo chiedo ogni volta che, come tutti i genitori, aggiungo un pezzo al bagaglio che li accompagnerà nella vita.Vado a tentoni, madri ci si improvvisa un po’ per giorno, Continua a leggere »
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