Olanda in bicicletta, giorno 11: finale a sorpresa

30 agosto 2013

La colazione vista mucche rimarrà nella storia. Mangiavano con noi, al di là del vetro, insieme a un gran numero di uccellini. Poi gli ultimi 17 chilometri in bici verso Amsterdam: il totale è beffardo, 399 km in dieci giorni! Ma oggi gran finale a Efteling, il parco divertimenti più antico (e più bello!) d’Europa… Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 10: fattoria

29 agosto 2013

Ci trasferiamo in una fattoria sorprendente, la Overleekerhoeve: la sala della colazione ha una parete di vetro che dà sulla stalla. La nostra “suite” vista pascoli è tutta bianca e legno chiaro, tetto spiovente, luce ovunque e una vasca idromassaggio che ci ristorerà piú tardi. E domani mattina mangeremo con mucche e vitelli. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 9: huis

28 agosto 2013

Chiedo ai bambini due aggettivi per descrivere le cose viste oggi ad Amsterdam. Per la casa (in olandese huis) di Anna Frank concordano su emozionante e per il Rijcksmuseum scelgono sorprendente (Filippo) e fantastico (Costanza). Non avrei saputo dire meglio. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 8:
illusioni ottiche

27 agosto 2013

Il museo Escher di Den Haag è splendido e i bambini non protestano. Anzi. L’artista olandese famoso per i suoi studi grafici, per l’esplorazione del concetto di infinito, per le figure metamorfiche e la presenza dell’impossibile anche in opere all’apparenza esplicite (“un dettaglio di mistero” diceva lui), li conquista. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 7: dune

26 agosto 2013

CHIUSO IL LUNEDĺ
Dopo la colazione apparecchiata con mille cure dall’anziano proprietario del b&b (credo sia vedovo, emana tenerezza e forza, fa tutto da solo), chiedo ai bambini di dare un voto alla vacanza. Mio figlio dice: “7 perché pedaliamo troppo poco” e mia figlia dice: “7 perché pedaliamo troppo”.

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Olanda in bicicletta, giorno 6: polder

25 agosto 2013

CAMPAGNA ACQUATICA E così le mortali lezioni di geografia dedicate ai polder hanno finalmente assunto un significato. Ne attraversiamo uno fra Rotterdam e Gouda, un acquitrino disciplinato con tenacia e ostinazione. Le case sorgono su zattere di terra circondate da canali pieni di ninfee, di una vegetazione minuta e galleggiante in forma di palline e di papere nane e giganti. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 5:
mulini a vento

24 agosto 2013

Lasciamo la casetta sul mare la mattina presto, l’aria è umida, oggi pioggia. Dopo un’ottima colazione alla solita panetteria di Veere (si chiama Peter Bliek: caldamente consigliata), indossiamo le tenute d’acqua e pedaliamo per sei chilometri in the rain ma per niente soli: una signora con borsetta, giacca rosa e cagnetto al guinzaglio sfreccia come niente fosse; Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 4:
il profumo del mare del Nord

23 agosto 2013

Anche stasera dormiremo nella casetta di legno (trekkershutten) nel campeggio di ieri. Ce ne danno una pied dans l’eau: con la porta aperta vedi due metri di prato e il mare. I miei bambini pescano granchi con un secchio, i ragazzi del campeggio escono in vela anche di sera. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 3:
trekkershutten

23 agosto 2013

Il giovedì a Middelburg è giorno di mercato. Ci alziamo con la pioggia e giriamo fra bancarelle di fiori (gran quantità di dalie e girasoli recisi), wafel morbidi e gonfi o sottili e ripieni di caramello e pesce essiccato di tutte le specie, dall’aringa all’anguilla. Curiosi i banchi che vendono scovolini per pulire bottiglie di ogni forma e dimensione. Continua a leggere »

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Olanda in bicicletta, giorno 2:
fully booked

22 agosto 2013

CASA A VISTA Rosendaal ci rivela una curiosa caratteristica olandese. Le casette antiche dai frontali decorati e strettissimi (in passato le tasse sulla casa si pagavano in proporzione alla larghezza) sono piene di finestre che arrivano a mezzo metro da terra; spesso quelle del piano strada sono ampie o a bowindo e quasi sempre senza tende. L’esterno silenzioso delle strade piene di verde si riversa in casa, e l’intimità della sala, quasi sempre piena di fiori, con divano, tavoli e luci soffuse, non teme di trapelare sulla strada.

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