tagliarsi in due per rinascere:
una poesia di Wislawa Szymborska

29 marzo 2011
Tempo di lettura: 3 minuti

Leggo il blog di un’amica, oggi parla di Wislawa Szymborska, poetessa polacca Premio Nobel, poetessa magnifica, quasi quint’essenza di poesia, quasi Rilke. Nel disordine della mia libreria, fra le doppie file che disperano, non trovo la raccolta che cerco (era Discorso all’ufficio oggetti smarriti, Adelphi), ma rintraccio di lei un volumetto Scheiwiller (2003, traduzione di Pietro Marchesani, € 11,00). Ogni caso, s’intitola, ed è a caso che lo apro, come sempre, annuso, lascio uscire, e una poesia mi trafigge, di una precisione chirurgica, in questo attimo. Ve la regalo. Ma leggetene altre, leggetela ancora. Continua a leggere »

5 commenti »

per la prima volta in italiano
Gabriela Mistral Canto che amavi

10 novembre 2010
Tempo di lettura: 2 minuti

Domani escono, tradotte in italiano per la prima volta, alcune poesie di Gabriela Mistral: è una poetessa cilena nata nel 1889, faceva la maestra, e nel 1945 ricevette, prima donna delle Americhe, il Nobel per la letteratura. Marcos y Marcos ora pubblica una sua raccolta, Canto che amavi (domani sera, alla Palazzina Liberty di Milano, la casa editrice organizza un reading con lettura e musica). Nelle poesie di Gabriela Mistral ci sono il mondo agricolo, le donne, la natura, la Patagonia, i sentimenti e naturalment l’amore – in sfumature sottilissime, nostalgia e attesa in Canto che amavi, che dà il titolo alla raccolta;  il senso di perdita in un amore lasciato  seccare  (Assenza); l’ingorgo dei sentimenti inespressi  (L’amore che tace). Ma qui vi leggo La pagliuzza, versi che sembrano voler infilzare le nostre quotidiane insoddisfazioni.

Continua a leggere »

1 commento »

Mario Vargas Llosa Nobel per la letteratura
(e ieri pensavo a La zia Julia e lo scribacchino)

7 ottobre 2010
Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la Letteratura 2010 (foto AP/Daniel Ochoa de Olza, 2006)
Tempo di lettura: 1 minuto

Giusto ieri con un’amica citavamo Vargas Llosa… Coincidenza? Premonizione? Si parlava delle mille cose che cerchiamo di fare ogni giorno e tutte insieme, del senso di vitalità che ne deriva, ma anche della fatica e confusione: e se a un certo punto ci confondessimo, se ognuno degli interessi, progetti, impegni che riempiono la nostra vita smettesse di correre in linea retta e si intersecasse  agli altri con travasi imprevisti? Ci è venuto in mente Pedro Camacho, da La zia Julia e lo scribacchino, che Mario Vargas Llosa scrisse nel 1977  (potete leggerlo edito da Einaudi, 2006, € 12,50): autore di popolarissimi romanzi radiofonici a Radio Central, a Lima, Pedro Camacho è oppresso dal troppo lavoro, affaticato, stressato; inizia a confondere i personaggi dei suoi romanzi, Continua a leggere »

1 commento »