primo amore
(Ángela Vallvey Le bambole sono tutte carnivore)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 45 secondi

Ángela Vallvey, Le bambole sono tutte carnivore (Guanda, 2009, €17,00). «Lo confesso, ho qualche chilo di troppo. Non dirò quanti, solo che sono miei e che arredano la mia umanità in modo pratico ed economico, proprio come i poster dell’Ikea riempiono le pareti delle case di tanti» (pag. 9). Sonia La Roja Naranjo, la protagonista di questo romanzo allegrissimo, non dà di se stessa una semplice descrizione: è un distillato di amor proprio. Del resto Sonia fa la psicanalista, di certe cose se ne intende. Infatti tiene una rubrica su una rivista, in cui dispensa alle lettrici pillole tipo: «Non dimenticare che il primo amore della tua vita dev’essere il tuo amor proprio» (pag. 19). Meglio del Prozac. Trascrivere su foglietti, appendere per casa, rileggere più volte al giorno.

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virtuali e veri
(Daniel Glattauer Le ho mai raccontato del vento del Nord)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 45 secondi

Daniel Glattauer, Le ho mai parlato del vento del Nord (Feltrinelli, 2010, € 16,00). «Nelle e-mail che le scrivo posso essere la vera Emmi, che altrimenti non sono. Nella “vita reale” devi sempre arrivare a un compromesso con la tua emotività: QUI niente reazione esagerata! Questo lo devo accettare! QUI devo mostrarmi superiore! Adegui continuamente i tuoi sentimenti all’ambiente circostante, hai riguardo per gli affetti, ti infili nel centinaio di piccoli ruoli quotidiani, fai l’equilibrista, ragioni, soppesi» (pag. 87). Solo nella relazione via e-mail con Leo, un uomo che non ha mai visto, Emmi è se stessa. Paradosso moderno: la realtà virtuale consente rapporti perfetti. Ma è solo per finta. O forse no? Una cosa è chiara, il computer ha generato un nuovo tipo di emozioni. Questo romanzo (bellissimo!) è il primo a parlarne sul serio.

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sposato per sempre
(Ángeles Mastretta Mariti)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 40 secondi

Ángeles Mastretta, Mariti (Giunti, 2008, € 14.50). «Come poteva essere tanto stupida, come faceva a non accorgersi che quel tipo era sposato per sempre, e neppure con sua moglie, bensì con se stesso» (pag. 90). Le statistiche non si pronunciano, ma sappiamo che di tipi così ce n’è in giro in gran numero. Perciò, se siete invischiate in amore con un uomo impegnato, vale la pena di leggere e rileggere queste parole. Magari usando con voi stesse la leggerezza dei racconti della scrittrice messicana: non c’è intreccio amoroso che lei non abbia descritto, e sempre con guizzi di ironia. C’è poco da fare, con un amore sfortunato, ma riuscire a sorriderne asciuga qualche lacrima.

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