9 luglio 2015

Paolo Fiorelli, Pessima mossa Maestro Petrosi (Sperling & Kupfer, 2015, € 17,90, pp. 312). Lo dico o non lo dico? Me lo chiedo da quando ho saputo che il 16 giugno sarebbe uscito il primo romanzo di Paolo Fiorelli, Pessima mossa, Maestro Petrosi: lo dico o non lo dico che siamo amici? In questo blog ho sempre seguito una regola, scrivere recensioni libere e al di sopra di ogni sospetto. Mia nonna, inflessibile donna lombarda convinta che elogiare parenti stretti e amici cari fosse peccato di vanità quanto parlar bene di sé, avrebbe sconsigliato di rendere a un amico il ‘cattivo servizio’ di una recensione sospettabile di parzialità. D’altra parte Pessima mossa, Maestro Petrosi è un gran bel giallo che merita di farsi strada fra i troppi libri in libreria, Continua a leggere »
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18 agosto 2011



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Sarà che in fondo non si inventa mai niente, sarà il caso, sarà che leggo troppi libri: mi è capitato di imbattermi in un romanzo che mi ha fatto pensare a un altro affine per atmosfera, ambientazione, trama. Non si tratta di plagio e non è stato spiacevole, ognuno di questi libri ha il suo perché. Ed è senza alcuna critica che ho deciso di recensirli entrambi, accostandoli per inevitabile attrazione, ma anche perché a volte, “orfani” di un libro che ci è piaciuto, andiamo in cerca di uno che ci restituisca quel sapore e quell’emozione. Continua a leggere »
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9 novembre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto
Non ho mai letto Arturo Pérez-Reverte, ma ho sempre nutrito una certa curiosità per uno scrittore che è stato, per 21 anni, inviato di guerra – e, mi dicono, non c’è romanzo in cui non attinga a piene mani a quella esperienza. Ho cominciato Il giocatore occulto (Marco Tropea, 2010, traduzione di Roberta Bovaia, € 20,00): la prima pagina si apre con un pestaggio descritto con tecnica da film. Forte. Duro, durissimo. Scritto in modo così serrato che pur soffrendo non riesci a fermarti. Il comissario Tizón e un suo scagnozzo stanno massacrando di botte un barbone, chiaramente innocente. Indagano su un mistero. Siamo nel 1811, la Spagna combatte contro Napoleone, e sulla spiaggia di Cadice continuano a comparire cadaveri di donne massacrati a colpi di frusta. Il fatto è che proprio nei luoghi dove si trovano i cadaveri delle ragazze cadono i colpi di cannone francesi. Non so dirvi altro, al punto in cui sono, ma so che lo stile di Pérez-Reverte è magnetico. E che su la Repubbica è uscita una sua intervista interessantissima (oggi che tutti vengono intervistati da tutti e su tutto è raro che le interviste dicano qualcosa): Continua a leggere »
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