un’amica di 89 anni

17 agosto 2010
Tempo di lettura: 2 minuti

Ogni tanto riprendo in mano i libri già letti, corro alle pagine con l’orecchio piegato, so che lì qualcosa mi aveva colpita. Ogni citazione risuona in modo nuovo secondo il momento in cui la rileggo. Certe parole di Diana Athill (Da qualche parte verso la fine, Bur, 2010, € 9,00), per esempio: di lei ho già scritto in la libertà dei vecchi, ma è da leggere e rileggere ancora e ancora, pensando che questo libro lo ha scritto a 89 anni. Qualche frase vale la pena di raccoglierla e tenerla da parte. Per le citazioni: Continua a leggere »

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la libertà dei vecchi
(Diana Athill Da qualche parte verso la fine)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Diana Athill, Da qualche parte verso la fine (Bur, 2010, € 9,00). «Quando si tratta di marito e moglie, penso che le parole chiave dovrebbero essere gentilezza e rispetto, non fedeltà, e non è detto che l’infedeltà sessuale debba necessariamente offuscarle. […] Ci sono cose, tra cui le infedeltà sessuali, che non fanno male se restano sconosciute o al massimo sono conosciute e accettate» (pag. 29, 31). La donna che scrive queste parole ha 89 anni. Dal punto a cui è arrivata, da qualche parte verso la fine, racconta cos’è invecchiare. Ne escono ricordi di vita goduta, le cose che a una certa età non si ha più voglia di fare. E soprattutto le verità scoperte lungo il cammino. Il passare degli anni non è semplice declino: è aprire, uno dopo l’altro, i lucchetti che ci tengono in gabbia. Evadere dalle prigioni della mente e della società. Da anziani non si è più saggi, come si dice per retorica, ma più liberi.

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