quando leggevo Signorinette nascosta in solaio

9 agosto 2014

Ripubblico un post del 2010. Perché oggi, gradita sorpresa, è arrivato il racconto nientemeno che del nipote di Wanda Bontà, l’autrice di libri per signorine degli anni Quaranta. Lo trovate nell’ultimo commento qui sotto, ed è un magnifico viaggio all’indietro, in un’Italia che fu… Grazie a lacustremigrato (è il nickname con cui mi ha scritto) per questo regalo d’agosto!

[post del 6 novembre 2014]

Sono tornata dal lavoro con 9 chili di libri, vorrei poterli bere come bicchieri d’acqua, ho sempre sete. Sul  comodino ne ho una pila da 60 centimetri, altri 80 centimetri per terra, una libreria a colonna da due metri poco più in là e qualche volume sparso sotto il letto. Mia figlia, in piena fase emulativa, ha aggiunto un chilo di Topolini, deve pensare che i libri si leggono a pigne, gira per casa portandoseli in blocco e brandendo una matita.

Da piccola mi rimproveravano perché leggevo troppo, ti rovinerai gli occhi, smettila e vai a giocare, che mania! L’estate dei 12 anni scopro da mia nonna due volumetti di carta ingiallita con la data dell’anno fascista: Wanda Bontà, Signorinette e Signorinette nella vita. Mia nonna butta un occhio e sentenzia non è adatto alla tua età, Continua a leggere »

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Federico Tavola Ucciderai corrotti e infedeli

21 maggio 2013
Scritto da: Francesca Bogani

Federico Tavola Ucciderai corrotti e infedeli (Mursia, 2013, € 16,00, pp. 236). Dire che questo è un giallo è riduttivo. Forse un romanzo criminale è più appropriato, ma è anche la descrizione del nostro presente, dove un romanzo rispecchia tanta realtà. La scrittura è accattivante e fin da subito trasporta nel “mondo” in cui è ambientata la storia. Milano è descritta con realismo e un amore che filtra tra le parole.

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Giacomo Pilati Minchia di re

21 giugno 2012
Scritto da: Susy

Giacomo Pilati Minchia di re (Mursia, 2009, pp. 200). Un pigro pomeriggio di una domenica quasi estiva. In tv danno un film dal titolo Viola di mare con la voce inimitabile di Gianna Nannini a fare da colonna sonora. Le immagini del film mi conquistano subito, la storia mi affascina. Decido che devo assolutamente leggere il libro dal quale il film è tratto. In genere il libro è sempre migliore della trasposizione cinematografica. Così, senza indugi, lo cerco, lo trovo, lo leggo in un soffio. Lo ha scritto Giacomo Pilati si intitola Minchia di Re e non è una parolaccia… Continua a leggere »

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amore non convenzionale
(Carla De Bernardi Qualche lontano amore)

30 marzo 2012

Carla De Bernardi Qualche lontano amore (Mursia € 16,00, pp. 202). Ecco un libro che non avrei mai letto se non fosse stato per la rubrica che tengo su Donna Moderna e per una collega che mi ha spinta a farlo. Non lo avrei letto perché si tratta di una storia puramente sentimentale e fortemente autobiografica, due qualità che di per sé in genere non mi incuriosiscono. Non ho trovato un capolavoro, lo dico subito, ma nemmeno puro intrattenimento rosa – benché, raccontando una storia d’amore, possa essere letto anche così. La ragione per cui vi parlo di questo romanzo è che mi ha colpita la “verità” dei sentimenti che racconta, e il modo in cui riesce a oggettivarla. Continua a leggere »

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3 maggio 2011

xxx

Scritto da: Elvia

Le verità sfiorate di Ario Gervasutti (Mursia, € 14,00), comprende 10 storie già lette sui fogli di giornale. Vicende crude, ormai archiviate, finite , buttate là, in qualche angolo, come succede spesso ai quotidiani. Inutili. Non se ne parla più, sono sparire dalla memoria comune, forse dimenticate. Vite spezzate, in un giorno qualunque, per motivi spesso futili. Continua a leggere »

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guardare negli occhi chi è malato
(Anna Paola Simonetti Ho perso il “punto G”)

21 ottobre 2010
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Anna Paola Simonetti, Ho perso il “punto G” (Mursia, 2009, € 9,00). «La guardo negli occhi: è una cosa che qui dentro ho imparato. Guardare chi soffre, chi è malato, chi è offeso nel fisico, guardarlo dritto negli occhi, senza paura» (pag. 80). È una delle “lezioni di coraggio” di questo libro, scritto da una non scrittrice dopo 17 giorni di ricovero per un’improvvisa paralisi alle gambe. È il diario dall’ospedale: 7° piano, reparto non paganti, l’intimità coi vicini di letto, ritmi e rituali da degenti, storie e malattie descritte con ironia (a cominciare dal titolo, ovvero quel che ha pensato l’autrice scoprendo di non sentire più metà del corpo). Queste pagine sono un’autentica libroterapia. Curano (un po’) la paura dell’ospedale. E curano quel male che ci spinge a sfuggire chi soffre.

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