a cosa pensate prendendo il sole?
(Stefano Bartezzaghi Sedia a sdraio)

2 luglio 2011

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Prima che diventasse opinionista de La Repubblica, quando era solo il figlio di un grande enigmista, chiesi a Stefano Bartezzaghi di inventare dei giochi da fare in spiaggia per Donna Moderna. Cruciverba, rebus, anagrammi e altre stramberie logico-linguistiche gli uscivano dalla testa come acqua da una sorgente; firmò le pagine Armando Denon e me le spedì con l’ultimo enigma: «Hai capito la firma?». Io, che sulla Settimana Enigmistica risolvo solo i cruciverba facilitati e detesto cordialmente la Susy, ho dovuto dire mi arrendo Continua a leggere »

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perché i miei figli non leggono?

23 febbraio 2011
Tempo di lettura: 3 minuti

Stasera ho finito di leggere ai miei bambini quello che loro chiamano Harry Potter 6, ovvero Harry Potter e il Principe Mezzosangue (Salani). Prima leggiamo il libro, poi vediamo il film, che loro trovano pazzescamente bello ma al confronto con la lettura è ben scialba cosa. Da quando ho iniziato a leggere per loro la sera, non c’è minaccia più efficace che quella di non farlo: funziona  meglio del classico niente tv. La metto in pratica in casi gravissimi, privarmi di quel momento è una punizione soprattutto per me. Ho cominciato che lui aveva 5 anni e lei 3 e mezzo, Io la giraffa e il pellicano di Roald Dahl (Salani) è stato il nostro primo libro insieme, Continua a leggere »

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dialogo con… la pagina nera
(Kinotoriko Tenera è la morte)

14 gennaio 2011
Tempo di lettura: 1 minuto

Kinotoriko, Tenera è la morte (Salani, 2010, € 11,00, traduzione di Francesco Lato e Valentina Paggi). Una pagina bianca, a sinistra. Una pagina nera, a destra. Nella pagina bianca, un Ragazza rientra a casa, è stanca di combattere, «…ho deciso di morire» dice fra sé mentre va a farsi una doccia. Nella pagina nera compare la Morte. La Ragazza esce dalla doccia, e comincia a Continua a leggere »

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J. K. Rowling da Oprah Winfrey:
«Sì, potrei scrivere ancora di Harry Potter»
P.S. aprite il post: c’è un link magico

4 ottobre 2010

Tempo di lettura: 2 minuti

Qualche giorno fa ho finito di leggere ai miei bambini il quinto libro di Harry Potter, ne vanno pazzi. Dopo ogni libro vediamo il film. Alla lettura serale non rinuncerebbero per niente al mondo, non c’è minaccia peggiore che «stasera non leggo!». Iniziano a calcolare con preoccupazione tra quanto avremo finito anche gli ultimi due, ogni sera mi chiedono se la Rowling ne scriverà altri: non credo, rispondo, ma ci mancano altre 1.400 pagine, e si consolano. Però pochi giorni fa, ospite dello show di Oprah Winfrey, la “nostra” Joanna Kate è stata possibilista: «i personaggi sono ancora nella mia testa» ha detto. Non ha detto che lo farà, ma che potrebbe. I miei figli sarebbero felici. Personalmente preferirei che partorisse altri mondi, Continua a leggere »

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l’altro che è in noi /1
(Jules Feiffer Abbaia George)

17 settembre 2010
Tempo di lettura: 30 secondi

Jules Feiffer, Abbaia George (Salani, 2010, € 9,00). George è un cucciolo di cane, ma quando la mamma gli dice «Abbaia!» gli escono miagolii, grugniti, ragli, muggiti. Il veterinario gli guarda in gola e, sorpresa!, tira fuori un gatto, un maiale, un asino, una mucca. Finalmente George impara ad abbaiare, finché incontra gli umani e… La storia non diverte soltanto: insegna a riconoscere “l’altro” che è in noi. Per questo è perfetta per lettori di tutte le età.

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Pia Pera Giardino e orto terapia

13 settembre 2010
Scritto da: K. Reville

Pia Pera, Giardino e orto terapia (Salani, 2010, € 11,00). «Anni fa lessi nei Saggi di M. de Montaigne una frase a cui mi sono affezionata: se qualcosa ci piace, non è verosimile ci faccia male (stava parlando di cose da mangiare). Non ho sottomano la citazione precisa, ricordo però molto bene il senso di liberazione provato nel leggerla» (pag. 22). L’autrice del prezioso volumetto prende spunto da questo amabile pensiero per parlare del piacere, tutt’altro che effimero, di coltivare il proprio orticello (e non è una metafora). Accogliere queste semplici parole nella vita quotidiana è stato un gesto facile e immediato come portare il vino alle labbra subito dopo averlo versato nel calice. Non possiedo un orto o un giardino ma amo fantasticare. Un vezzo, una trasgressione, una stranezza, una colpa per qualcuno. “Sei sempre sulle nuvole”, “Torna con i piedi per terra”, “Sei connessa?”, questi i bruschi richiami alla realtà più ricorrenti. Grazie signora Pera. Da ora in poi seguirò il folletto dispettoso nel bosco incantato della fantasia leggera, libera e felice. Monsier de Montaigne, saggiamente, avrebbe approvato.

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felicità e malattia
(Silvano Agosti Il ritorno di Pinocchio)

21 agosto 2010
Tempo di lettura: 30 secondi

Silvano Agosti, Il ritorno di Pinocchio (Salani, 2010, € 12,00). «I grandi si ammalano perché fumano o mangiano male, o lavorano troppo o a casa litigano sempre, insomma non sono felici e allora prendono le malattie, così poi dicono che sono infelici perché sono malati» (pag. 43). Lo dice un Pinocchio-bambino che nelle pagine di questo libro torna a spiegarci il mondo. Certo, è una frase un po’ ingenua, chi ha provato la Malattia con la maiuscola si risentirà. Però, a leggerla e rileggerla, qualcosa punge. Viene prima l’infelicità o la malattia? Quale delle due è l’uovo, quale la gallina? La frase resta in testa come un sassolino nella scarpa. Perché una cosa è vera: chi riesce a essere felice, si ammala di meno.

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bella rabbia
(Bruno Tognolini Rime di rabbia)

11 agosto 2010

Tempo di lettura: 40 secondi

Bruno Tognolini, Rime di rabbia (Salani, € 7,00, 2010). Questo è un libro di invettive (non solo) per ragazzi: ce ne sono per i bulli, per chi tradisce un segreto, per la mamma che ti mette la felpa, per chi ti maltratta solo perché sei piccolo… Rime che sono schiaffi (imperdibile il Malaugurio del cruncio a pagina 62), ma non fanno male. Rime per capire l’ira, per non agirla né subirla, semmai sfogarla. E quando è giusta coltivarla come un fiore: «vedere se diventa indignazione / E se diventa, voglio tenerla tesa / Come un’offesa / Come una brace che resta accesa in fondo / E non cambia canale / Cambia il mondo». Rime da leggere ai bambini (dai 5 anni) e da tenere in tasca (fino ai 99).

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cambiamenti
(Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 45 secondi

Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie (Salani, 2010, € 7,00). «“E tu chi sei?” [le chiese il Bruco]. Non era molto incoraggiante, quest’inizio di conversazione. E Alice rispose, piuttosto imbarazzata: “Veramente non lo so […] io so chi ero questa mattina quando mi sono alzata, ma sono cambiata tante volte da allora!”» (pag. 43). Alice allude al continuo cambiare di statura, da altissima a minuscola, che le è capitato da quando è caduta in un buco inseguendo un coniglio bianco. Ma in questo distillato di fantasia in cui tutto è sogno e metafora, chiunque potrebbe rubare le sue parole. Quante volte siamo cambiati da quando siamo nati, da quando siamo maggiorenni, da quando siamo sposati. Da questa mattina?

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