la depressione è come un cane nero
(Rebecca Hunt Il cane nero)

8 gennaio 2012
Scritto da: Adele

Fidandomi dell’amica che me lo ha regalato mi sono gettata a capofitto nella lettura nel libro di Rebecca Hunt, Il cane nero (Ponte alle Grazie 2011, € 16,00, pp. 251) attratta dalla bella illustrazione e senza neppure leggere la quarta di copertina. È stata una gradita sorpresa; mi aspettavo un giallo, forse per l’assonanza con il famoso racconto Il mastino dei Baskerville di Conan Doyle, invece mi sono trovata fra le mani un racconto ironico e surreale, un incontro voluto e al tempo stesso temuto con “il cane nero”, Black Pat, grande e oscuro, seducente e spaventoso, ingombrante e divertente. Questo era il nome che Churchill dava alla sua depressione, Continua a leggere »

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in che ordine mettete i libri nella libreria?
(Jesús Marchamalo Toccare i libri)

4 dicembre 2011

«Cominciamo dicendo che l’ordine dei libri viene messo in crisi dai libri stessi, che il più delle volte si rifiutano di essere disposti in formazione»: scrive così lo spagnolo Jesús Marchamalo a pagina 19 di un libretto che è una bomba. Si intitola Toccare i libri (Ponte alle Grazie, 2011, € 8,00, pp. 61) ed è di quelli da comprare in una decina di copie per regalarlo a tutti gli amici che hanno un rapporto “fisico” con i libri, di passione e intimità, e che hanno una libreria in cui non sanno mai come disporli. Io, per esempio, sono così. Divisi romanzi, saggi, poesia, teatro, illustrati, turismo, il vero rebus è come sistemare la narrativa. Cresciuta in case in cui i libri finivano disposti per editore, diventando irrintracciabili a meno di non avere una ferrea memoria fotografica, ho scelto la divisione per aree geografiche Continua a leggere »

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in bilico sulla vita
(Philippe Petit Trattato di funambolismo)

1 agosto 2011

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Ho sentito citare questo libro per caso, tempo fa. Non ho potuto dimenticare il titolo, Trattato di funambolismo, né il nome dell’autore, forse perché è lo stesso di mio figlio accompagnato da un aggettivo calzante: Philippe Petit. Francese, nato nel 1949, funambolo naturalmente. La fascetta del libro (2009, Ponte alle Grazie, € 12,50), finalmente comprato in questa domenica sospesa fra luglio e agosto, lo nobilita in quanto “ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa” – non ho nulla contro Fabio Fazio, è tra i migliori per molti versi, ma tolta la fascetta leggo “prefazione di Paul Auster” e mi chiedo se valesse la pena di nasconderla. Parto dal testo di Petit e non smetto finché luglio diventa agosto e un libro sul funambolismo diventa lezione di vita. Continua a leggere »

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dietro le quinte di una psicoterapia
(Noam Shpancer La paziente delle quattro)

30 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Noam Shpancer, La paziente delle quattro (Ponte alla Grazie, 2010, € 16,80). La ragione per cui ho deciso di parlare di questo libro è che ti porta dietro le quinte di una psicoterapia. L’autore è uno psicologo di origini israeliane e questo è il suo primo romanzo, anche se in quanto romanzo risente un po’ dell’essere scritto da un non romanziere: in particolare le parti in cui il protagonista (uno psicoterapeuta, naturalmente) tiene lezione ai suoi studenti, sono troppo vere per essere fiction; e l’intreccio fra i personaggi non è perfetto. Eppure questo libro ha un fascino per cui è difficile lasciarlo prima che sia finito. Nella vita del protagonista ci sono tre cose: le lezioni all’università; Nina Michaels, una collega sposata a un uomo malato, Continua a leggere »

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