tendenza libri per ragazzi:
la realtà al posto delle favole
Sfoglio i libri per ragazzi in uscita in queste settimane. La tendenza è inequivocabile: raccontare storie vere. Quando i miei bambini erano piccoli, un viaggio in macchina o un’attesa al ristorante erano momenti da riempire con una storia. Mio marito amava quelle vere, anche la cronaca, a volte. Impersonava i protagonisti con voci e gesti, tic e caricature. Si rideva, ma i temi erano forti. Mi chiedevo: non sarebbe meglio volare con la fantasia? Raccontare l’inverosimile per scatenare la proiezione in mondi immaginari e lanciare la creatività oltre i limiti del reale? Ma vedevo i miei figli con gli occhi sgranati: la strage di Marzabotto, la rivolta di Masaniello, la rivoluzione francese, Che Guevara… niente li appassionava di più. La fame di storie nasce con l’uomo. Le favole sono un dolce. Ma le storie sono pane.
E queste, scritte per i ragazzi, hanno il merito di raccontare cose che anche tanti adulti non conoscono…
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Annalisa Strada, Una sottile linea rosa (Giunti, € 8,90, pp. 160, da 12 anni) affronta un tema delicato: rimanere incinta a 16 anni. La protagonista è una ragazza sportiva ma non ‘cool’, che durante una festa con un po’ di alcol finisce per fare l’amore con il ragazzo più popolare, quello che tutte vorrebbero… Ma le conseguenze stravolgono la sua vita e quella della sua famiglia, come accade a circa 7.000 ragazze ogni anno in Italia. Questo libro non andrebbe semplicemente regalato alle figlie adolescenti: bisognerebbe leggerlo insieme a loro. Perché capiscano che ogni gesto ha delle conseguenze. Ma sappiano, anche, che non sono sole, e che gli adulti, genitori per primi, sono degli alleati.
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Scritto da: Francesca Magni
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