Olanda in bicicletta:
una guida per partire

31 agosto 2013

Per chi volesse girare l’Olanda in bicicletta con bagagli al seguito, ecco quello che abbiamo imparato e che può tornare utile.


MAPPE
Pensavamo fossero necessarie le mappe delle piste ciclabili (che in Olanda vendono in più volumi a circa 9 euro l’uno) ma non è così: le ciclabili sono ovunque. Una rete ininterrotta che corre accanto a ogni strada, autostrada o marciapiede. Hanno una segnaletica apposita che indica direzioni e distanze (sono cartelli bianchi scritti in rosso) e non hanno soluzione di continuità. Noi ci siamo orientati usando Google maps sull’iPad: è sufficiente trovare la strada e la ciclabile ne è parte integrante. Chiacchierando con una barista di Gouda, scopro che molti giovani olandesi come lei non hanno la patente perché non ne sentono il bisogno.

CONNESSIONE
In Olanda il wi-fi free è ovunque, dai treni agli alberghi, bar e ristoranti. Per avere anche la connessione 3G abbiamo comprato una sim Wind per l’estero a tariffa settimanale: 400 mega per 15 euro. Nel cartello dei gestori italiani sembrava conveniente, ma magari si trovano altre soluzioni per evitare il roaming. Unico accorgimento: va attivata cambiando le impostazioni WPA del tablet, è servito l’aiuto di un forum per riuscirci.

CARTE DI CREDITO
Le accettano solo se legate a un conto corrente olandese. Meglio munirsi di bancomat (V-pay) con un buon massimale di prelievo. Quelli li accettano sempre, tranne che nei bed & breakfast familiari, che prendono solo contanti.

INGLESE
Tutti gli olandesi che abbiamo incontrato e contattato per telefono parlavano inglese. Spesso con un accento impossibile. E in una versione duch-english tutta loro. Comprende due cose che è utile sapere.
1) Quando dicono half past one non intendono una e mezza come il resto del mondo anglofono, ma dodici e mezza, ovvero mezz’ora alla una anziché dopo l’una. Sperimentato con un gentile abitante di Rotterdam che ci ha indicato l’orario del traghetto con un’ora di approssimazione.
2) Non distinguono tra forty e forteen, ninety e ninenteen e cosí via; quindi quando dicono i prezzi aspettatevi sorprese. One hundred fifty per la camera del bed & breakfast si rivelerà fortunatamente one hundred fifteen!

BICICLETTE
Il noleggio costa 10 euro al giorno più o meno ovunque (l’abbiamo chiesto in due posti a Eindhoven e uno ad Amsterdam). Comprare e rivendere può essere vantaggioso: noi a conti fatti abbiamo risparmiato. Le bici sono costate 8,5 euro al giorno anziché 10. E avremmo potuto fare di meglio: se decidete di comprare e rivendere e volete guadagnare bene, scegliete bici senza le marce e molto robuste, con battistrada larghi. Chi compra per poi darle a noleggio non vuole grane con il cambio. Valgono di più se hanno anche il catenaccino attaccato alla ruota. Noi le abbiamo rivendute ad Amsterdam a Frédéric Rent a bike (Brouwersgracht 78, non lontano dalla stazione centrale, www.frederic.nl).
In ogni caso conviene valutare anche il costo di spedizione in aereo delle proprie bici (ci informeremo per la prossima volta).

BORSE DA BICICLETTA
Noi abbiamo comprato le Vaude on line dalla Germania. Sono super impermeabili. Abbiamo preso 4 borse da portapacchi da 48 litri (ci sono anche nella versione più piccola da fissare alle ruote anteriori): in ognuna sta il bagaglio di ciascuno di noi. Per 12 giorni, 4 magliette, una felpa leggera, un pile pesante, un k-way, biancheria, pigiama, ciabatte da doccia, teli bagno in micorfibra piccoli e leggeri, costume da bagno, mini phon da viaggio (non sempre lo si trova). Uno porta il beauty-case e uno la sacca con l’occorrente da pioggia (soprascarpe impermeabili e pantavento). Ogni miniguardaroba è in una sacca di Muji in modo che sia facile estrarlo dalla borsa. Sono utili le mollette per i panni per stendere il bucato alla bicicletta: con questa dotazione è necessario lavare qualcosa ogni sera. Utili anche i tiranti con ganci per fermare giacche o oggetti al portapacchi.

TRENI
La rete ferroviaria è estesa e molto efficiente. I bambini viaggiano gratis sotto i 4 anni, dai 4 agli 11 inclusi pagano 2,50 euro per qualunque tratta – il che rende conveniente il treno per le famiglie, mentre da noi se hai due figli spendi meno con l’auto.
Tutte le linee hanno wi-fi e carrozze per bici anche se non troppo spaziose. Il biglietto per la bici costa 6 euro e vale tutto il giorno. In luglio e agosto si possono portare le bici sui treni senza limitazioni. Negli altri periodi, dal lunedí al venerdì sono vietate nell’ora di punta (8-9,30 e 16,30-18).
Ci sono carrozze per chi vuole chiacchierare contrassegnate da un fumetto sui finestrini, e altre per chi vuole stare in silenzio, che hanno la scritta silence. È una di quelle piccole cose per cui quando sono in Paesi come questo vorrei tanto abitarci.

DORMIRE
In Olanda si trovano b&b, studio (monolocali o bilocali con bagno e cucina), stanze in fattoria o in case private, bungalow di legno nei campeggi (si chiamano trekkershutten, hanno letti a castello, angolo cucina, tavolo esterno e il bagno è quello del campeggio). Si trovano anche houseboat, specie ad Amsterdam, ma non le abbiamo provate.
La colazione è inclusa quasi sempre, tranne che negli studio e in campeggio. I prezzi vanno da 50 euro a notte per una trekkershutten da 4 persone a 170-200 per uno studio ad Amsterdam. Spesso ci sono sconti per i bambini. Ovviamente in campagna si spende meno, ma le fattorie possono essere care (la nostra, inclusa la colazione, è costata 174 per tutti e 4).
Molti non chiedono nessun documento e si prenota al telefono dando solo il nome.

CUCINA
Da assaggiare il panino con le aringhe, i pesci fritti (merluzzo ecc.) che si vendono nei camion per strada e l’anguilla affumicata.
Il frikandel che si trova spesso nei fast food è un wurstel di carne molto speziata. Gustoso ma chiaramente junk.
Le croketten sono un pasto veloce sfizioso ma certo non sano: contengono patate, verdure, carne e sono fritte.
Nei ristoranti olandesi si trovano antipasti che includono zuppa di pesce, di pomodoro, di cipolla, caprese, carpaccio con insalata e main courses all’europea con carne (buona l’anatra) e verdure. Un piatto di questi può costare da 17 a 26 euro!
Cari anche i dessert (in media 8 o 9 euro) tra cui non manca mai la crème brûlé.
La bottiglia d’acqua al tavolo è sempre costosa (fino a 5 euro per un litro): la birra media va da 2,50 a 4 euro, molto piú conveniente dell’acqua in bottiglia che qui è tutta di importazione.
I ristoranti etnici sono una buona alternativa alla cucina olandese che è piuttosto monotona.

OLANDESI
A differenza degli austriaci e dei tedeschi, gli olandesi sono aperti e curiosi. Se ti fermi per strada qualcuno verrà subito a offrirti aiuto e in genere lo fanno con precisione. Ci hanno aiutati ad arrivare alla Kinderdijk in battello risparmiando soldi e strada, a orientarci su una linea ferroviaria interrotta, a trovare da dormire in una città fully booked. Un autista è oersino sceso dall’autobus per verificare se ce ne fosse uno più comodo per noi. In genere chiedono da dove vieni e se sono stati in Italia in vacanza, il che è probabile, ti dicono qualche parola in italiano. Basta parlare inglese e si ha la sensazione di non essere mai sperduti.
In generale sembrano un popolo moderno. Hanno molti figli, è facile vederli con 3 o 4 bambini, che trasportano su ogni sorta di carrrellini, spesso con un cane al seguito. Le donne hanno una genetica favorevole, oltre che altissime sono snelle, rarissimo vederne una non in perfetta forma. E hanno l’aria sobria, decisa, autonoma: abbiamo viste tante autiste di autobus, manovratrici di chiuse e di traghettini sui canali.

CLIMA
Tutti ci dicono che siamo stati fortunati: ha piovuto solo per due mezze giornate, mentre l’anno scorso molto di più. In agosto comunque l’Olanda non è fredda. Di giorno è tra i 18 e i 25 gradi. Ventilato. Di sera si scende anche a 10 gradi, ma bastano un pile e un k-way. È possibile che piova spesso ma gli olandesi garantiscono che non piove mai tutto il giorno e in effetti quando è successo è durato solo qualche ora e con pioggia non troppo intensa.

ACQUA
Non abbiamo mai incontrato una fontanella. “e bottigliette sono carissime, da 2 euro in su quelle da 0,50.

PRESE ELETTRICHE
Sono come quelle francesi, a due buchi, rotonde e “profonde”. A noi è capitato di non riuscire a infilarci un riduttore dalla presa americana solo perché di forma quadrata.

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