Dal 2 al 9 o dal 3 all’8?
Quando la scuola… dà i numeri

28 settembre 2017
Scritto da: Francesca Magni

Oggi la prof ha chiesto ai ragazzi (secondo anno di liceo classico) come preferiscano essere valutati. Per alzata di mano, potevano scegliere: voti dal 2 al 9 o dal 3 all’8.
Domani prima verifica di latino. Vince la scala dal 2 al 9. I bravi e gli ottimisti devono essere in maggioranza.
«Io ho votato dal 3 all’8», mi spiega Filippo, «un 3 è un po’ meno irrecuperabile».
Penso che irrecuperabile in questo momento sia un aggettivo calzante: per la speranza che nutro nel suo futuro in quel liceo e per l’intelligenza offesa. Non la sua, ma del genere sapiens sapiens, condannato a partecipare di trovate come queste.

Continua a leggere »

commenta »

La matematica? È il regno della fantasia…
intervista con un matematico che ama i bambini

28 agosto 2012

Quando chiedo agli amici dei miei figli che materia preferiscono, si dividono: chi ama l’italiano, chi la matematica. E chi sceglie l’italiano aggiunge: «La matematica è bruttissima». La stessa tifoseria da derby calcistico si ritrova fra gli adulti. Eppure Bruno D’Amore, matematico con un curriculum più lungo di questa intervista (nonché autore di meravigliosi libri per far amare i numeri ai bambini), giura che l’istinto a contare è una cosa naturale. E in un libretto prezioso scritto con Federico Taddia e intitolato Perché diamo i numeri? (Editoriale Scienza, € 11,90) lo dimostra. Nell’attesa che lo compriate e lo leggiate (sì, lo caldeggio: è un libro intelligente e sta per ricominciare la scuola…), ecco una chiacchierata fatta con lui via etere, Milano-Bogotá. Continua a leggere »

2 commenti »

la scuola fa male
il libro di James Marcus Bach

16 dicembre 2010
Scritto da: Rossella Grenci

La scuola fa male! Questo è quello che sostiene James Marcus Bach (figlio del già noto Richard, autore del gabbiano Jonathan Livingston) nel suo primo libro, pubblicato in Italia recentemente da Sperling & Kupfer (€ 16,00). Come potete immaginare un titolo così mi ha incuriosito, soprattutto se comprato una sera di una fredda domenica invernale girovagando in libreria… Purtroppo, nonostante i buoni propositi dell’autore, il libro non è stato all’altezza delle mie aspettative. Questo non vuol dire che non offra degli spunti Continua a leggere »

commenta »

un libro ci salverà

3 dicembre 2010

Roma, 30 novembre 2010: manifestazione degli studenti contro la riforma Gelmini. Mentre la polizia tira i lacrimogeni, il corteo avanza facendosi scudo di simboliche copertine di libri, Don Chisciotte di Cervantes, Satyricon di Petronio, Moby Dick di Melville, L’isola di Arturo di Elsa Morante, Gomorra di Saviano, Cent’anni di solitudine di Márquez, Ragazzi di vita di Pasolini, Il Principe di Machiavelli, Tropico del cancro di Henry Miller, Una donna spezzata di Simone de Beauvoir, Mille piani di Deleuze… Una raccolta di titoli che credevamo dei nostri tempi e invece sono anche la biblioteca del cuore di questi ragazzi. Una biblioteca-trincea, in questa forma di protesta che ho trovato così bella. Come dire: un libro ci salverà. Ma lo crediamo tutti?

La foto è di Remo Casilli (Reuters / Contrasto)

1 commento »

Francia, via i voti alle elementari:
l’appello di Daniel Pennac (io sono d’accordo)

20 novembre 2010
Tempo di lettura: 4 minuti

In Francia circola un appello: togliamo i voti alle elementari. Già firmato da varie personalità della politica e della cultura, ha tra i promotori più entusiasti Daniel Pennac, scrittore, per 27 anni insegnante e vero somaro nei suoi anni di scuola. L’ossessione della classifica, del numero, crea una forte pressione scolastica, spiegano i sostenitori di questa piccola rivoluzione francese. A giugno mio figlio ha portato a casa la pagella di seconda elementare: tutti 10. Sua sorella, in prima, ha preso tutti 9. In realtà i loro risultati sono uguali, perché il consiglio di interclasse delle prime aveva accolto la novità ministeriale dei voti decidendo di dare come massimo 9, mentre il consiglio di interclasse delle seconde aveva deciso di usare i numeri fino al 10. Sono passati mesi da quella pagella, e mia figlia, se le chiedono come va a scuola, risponde Continua a leggere »

9 commenti »

31 ottobre 2002, una mattina di scuola

31 ottobre 2010

Tempo di lettura: 2 minuti

Da giorni cercavo un attimo per sfogliare questo libretto di poesie, La bolla di sapone di Maurizia Benedetti (Edizioni Il Filo, 2004, € 10,00). L’ho preso in mano oggi appena sveglia, e per quei casi un po’ magici che si verificano intorno ai libri, si è aperto a pagina 36: Una mattina di scuola è il titolo, i versi sono dedicati ai 27 bambini e alla maestra di San Giuliano di Puglia morti per il terremoto mentre erano in classe: era il 31 ottobre 2002. Otto anni fa, a quest’ora. Maurizia Benedetti insegna in una elementare di Roma, va al lavoro in bicicletta (a Roma!) e in bicicletta viaggia tutte le volte che può; l’ho incontrata per caso dopo aver scritto della stessa passione, Continua a leggere »

commenta »