quando leggevo Signorinette nascosta in solaio

9 agosto 2014

Ripubblico un post del 2010. Perché oggi, gradita sorpresa, è arrivato il racconto nientemeno che del nipote di Wanda Bontà, l’autrice di libri per signorine degli anni Quaranta. Lo trovate nell’ultimo commento qui sotto, ed è un magnifico viaggio all’indietro, in un’Italia che fu… Grazie a lacustremigrato (è il nickname con cui mi ha scritto) per questo regalo d’agosto!

[post del 6 novembre 2014]

Sono tornata dal lavoro con 9 chili di libri, vorrei poterli bere come bicchieri d’acqua, ho sempre sete. Sul  comodino ne ho una pila da 60 centimetri, altri 80 centimetri per terra, una libreria a colonna da due metri poco più in là e qualche volume sparso sotto il letto. Mia figlia, in piena fase emulativa, ha aggiunto un chilo di Topolini, deve pensare che i libri si leggono a pigne, gira per casa portandoseli in blocco e brandendo una matita.

Da piccola mi rimproveravano perché leggevo troppo, ti rovinerai gli occhi, smettila e vai a giocare, che mania! L’estate dei 12 anni scopro da mia nonna due volumetti di carta ingiallita con la data dell’anno fascista: Wanda Bontà, Signorinette e Signorinette nella vita. Mia nonna butta un occhio e sentenzia non è adatto alla tua età, Continua a leggere »

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essere fiore

25 gennaio 2011
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[1927, Alma, mia nonna, a 5 anni nella sua prima foto. Aveva paura che la camera la catturasse lasciandola per sempre incollata su quel cartoncino].

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il giorno del funerale di suo padre, lei aveva già perso l’abitudine a uscire di casa: da anni un figlio malato l’aveva inchiodata alla villa di famiglia. Infilato il cappotto, si accorse di non avere pronta una borsetta; rovistò nell’armadio, prese la meno malandata e la imbottì di fogli di giornale, tra le risa mie e di mia sorella: «Cosa c’è da ridere, sciocche! Non posso mica portarla vuota». Si diede due pizzicotti sulle guance, surrogato del fard ai tempi di guerra, e fu pronta. Era abituata ai funerali, la nonna Alma. Prima un bambino nato morto. Poi il marito: se n’era andato che lei non aveva 50 anni, lasciandole quattro figli e una montagna di lettere spedite dalle petroliere su cui aveva navigato per tutto il loro matrimonio. Infine i genitori, accuditi fino a  una vecchiaia centenaria. Forse per questo, ora che il funerale era per lei, la nonna era così bella. Diritta nella bara come nella vita, Continua a leggere »

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