un libro tira l’altro /2
(Elvira Seminara, Brigitte Giraud,
Maria Pia Ammirati)

22 agosto 2011

Elvira Seminara Scusate la polvere (Nottetempo, 2011, € 12,00, pp. 206). La prima cosa da dire è che questo libro è capace di leggerezza anche se ruota attorno a un lutto (Coscienza detta Cosce, Scienza o Zen, ha 44 anni e perde il marito in un incidente stradale) e attorno a un mistero che aggiunge dolore a dolore (sull’auto c’era una donna che Coscienza non conosce). Raccontare in modo spumeggiante il tunnel della perdita significa rendere giustizia a una legge della vita: anche nel dolore più assoluto si aprono squarci di energia, di levità, di speranza e persino di riso. Accanto alla protagonista, due amiche di quelle che tutte noi abbiamo Continua a leggere »

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per ricordare e per lasciar andare i ricordi
(Nicole Krauss La grande casa)

12 maggio 2011

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Scritto da: Mara Marantonio

Nicole Krauss, La grande casa (Guanda, 2011, € 18,00). La profonda ragion d’essere del nuovo romanzo – il terzo – della scrittrice americana Nicole Krauss (New York, 1974), La grande casa, finalista al National Book Award 2010, sta nel titolo. L’espressione ci riporta infatti ad un celebre rabbino del I secolo e.v., Yochanan ben Zakkai; questi era ormai debole e anziano quando i Romani posero sotto assedio Gerusalemme. Stanco delle lotte intestine che dilaniavano il suo popolo, il Rabbino simulò la propria morte: Continua a leggere »

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la felicità… della polenta
(una poesia di Paola Mastrocola)

4 aprile 2011
Tempo di lettura: 1 minuto

Ci sono libri che non se ne vanno mai dal comodino. Uno di questi è La felicità del galleggiante di Paola Mastrocola (Guanda, 2010, € 13,00), una raccolta di poesie da aprire e riaprire. Stavolta la perla che ne è rotolata fuori sono questi versi dedicati al gesto semplice di preparare la polenta. E colgono la sensazione speciale di essere vivi che si sprigiona da ogni piccolo fare per gli altri. Continua a leggere »

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intervista con Lucía Etxebarría:
«Il mondo è machista perciò sono femminista»

16 marzo 2011
Tempo di lettura: 5 minuti

Pamuky, cantante rock in piena ascesa, muore in una pineta per un colpo di pistola alla testa. Suicidio? Omicidio? Il cuore “giallo” dell’ultimo romanzo di Lucía Etxebarría, Il vero è un momento del falso (Guanda, traduzione di Roberta Bovaia, pp. 300, € 17,00), sembra più che altro un pretesto: qualcuno indaga e 13 personaggi sono chiamati a raccontare il loro rapporto con Pamuky. Ne esce un catalogo di vite, soprattutto femminili, genere in cui la 45enne scrittrice spagnola è maestra.
Come nascono le donne dei suoi romanzi?
«Sarò sincera, non lo so. Una volta un veggente mi ha detto che sono mie reincarnazioni; sulla mia mano e ha visto molti solchi, segno che mi sarei reincarnata tante volte… Chissà! Di certo so che la storia di Iria l’ho sognata una notte e al mattino l’ho trascritta. Tutti i personaggi per me sono un po’ come un sogno, Continua a leggere »

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piangere, ridere, rinascere
(Lucia Extebarría Una donna in bilico)

18 gennaio 2011
Tempo di lettura: 30 secondi

Lucia Extebarría, Una donna in bilico (Guanda, 2006, € 16,50). «Mi resi conto che non possiamo sforzarci tutta la vita di essere come vorrebbero i nostri genitori ma neanche dare loro la colpa per essere diventati le persone che siamo» (pag. 385). Eva, la protagonista di questo romanzo insieme denso e leggero, è una giovane donna con molte risorse e altrettanto dolore accumulato dall’infanzia. Beve troppo e si innamora di uomini sbagliati  Continua a leggere »

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l’importanza di non dimenticare
(Luis Sepùlveda Ritratto di gruppo con assenza)

11 gennaio 2011
Scritto da: Roberta Diliddo

Luis sepùlveda, Ritratto di gruppo con assenza (Guanda, 2010, traduzione di Ilide Carmignani, € 16,00). Nei libri di Sepùlveda c’è sempre molta malinconia e tristezza, per un passato che è stato sicuramente pesante e ha lasciato molte cicatrici. Come quell’assenza. Quel volto che non c’è più e si può solo immaginare come sarebbe stato. Si parte con questo breve, ma intenso racconto sul suo ritorno in Cile alla ricerca di quel che resta dopo tanti anni d’esilio e una dittatura. Una raccolta di venticinque storie. Racconta di persone incontrate e mai dimenticate, fa considerazioni su le realtà conosciute con il suo continuo viaggiare. Una delle cose che più apprezzo di Sepùlveda è la sua determinazione a difendere ciò in cui crede ovunque si trovi e a qualunque prezzo. Continua a leggere »

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Paola Mastrocola La felicità del galleggiante

26 ottobre 2010

“Galleggiante di mare

che rimani in superficie

che salvi

la rete dall’affondo

o le chiavi o il nostro

portafoglio,

ti tiene una catena al fondo,

non te ne puoi andare.

Forse ti piacerebbe sprofondare,

vedere cosa si nasconde sotto,

frequentare

un po’ del nostro buio abituale.

Mi dispiace, non t’è dato.

Sei il nostro multi-

colorato scampo

– il sughero, la boa,

il gavitello

che ci occhieggia per attraccare –

la sola cosa in vista

alle nebbie dell’orizzonte

in questo vasto nostro indistinto

troppo infinito firmamento:

tu gli fai da punto, gli opponi

qualche non futile orpello.

Non mi lasciare, galleggiante.

Voglio stare come te

sull’acqua

fluttuante, non scandagliare

le cause e le ragioni: stare

attaccata,

appagata di guardare

il mondo cangiante, e non andare

a fondo.

A fondo c’è sabbia e roccia,

piana o leggermente mossa:

nient’altro che si possa

riportare a galla”.

[Paola Mastrocola, La felicità del galleggiante (Guanda, 2010, € 13,00). Una raccolta di poesie che ruotano intorno al mare, terreno fertile per metafore; ogni tanto apro il libro e ne rileggo una a caso: oggi questa. Invidio il galleggiante].

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filosofia in coda al check-in
(Alain De Botton Una settimana all’eroporto)

20 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Alain de Botton, Una settimana all’aeroporto (Guanda, 2010, € 13,00). Invitato a trascorrere 7 giorni da osservatore all’aeroporto londinese di Heatrow, Alain de Botton ficca il naso ovunque, osserva le persone con quello speciale scanner installato nel cervello di ogni bravo scrittore, ne rileva gli stati d’animo come un metal detector. Alla fine scrive questo libretto-resoconto. Lo apro incuriosita e lo bevo in un’ora e dieci: Continua a leggere »

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pronuncia giapponese
(Amélie Nothomb Stupore e tremori)

4 settembre 2010
Tempo di lettura: 30 secondi

Amélie Nothomb, Stupore e tremori (Guanda, 2006, € 7,50). «Mi vide ed esclamò: “Amélie-san!”. Lo disse in quel modo giapponese formidabile che consiste nel confermare l’esistenza di una persona lanciando nell’aria il suo nome» (pag. 110). Mi viene in mente una collega che non ha mai perdonato i suoi per averla chiamata come il fratello, solo una “a” di differenza. Conosco persone che nemmeno si chiamano, per nome. Soprannomi distratti. Cognomi distanzianti. Nomignoli che etichettano. Epiteti che distolgono. O nomi abbaiati che prendono la forma di un rimprovero. Com’è bello quel -san da attaccare per riguardo. Ricordo come mia nonna diceva Francesca: lo lanciava nell’aria e col tono ci attaccava un sorriso. Voglio esercitarmi in pronuncia di nomi alla giapponese. Continua a leggere »

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primo amore
(Ángela Vallvey Le bambole sono tutte carnivore)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 45 secondi

Ángela Vallvey, Le bambole sono tutte carnivore (Guanda, 2009, €17,00). «Lo confesso, ho qualche chilo di troppo. Non dirò quanti, solo che sono miei e che arredano la mia umanità in modo pratico ed economico, proprio come i poster dell’Ikea riempiono le pareti delle case di tanti» (pag. 9). Sonia La Roja Naranjo, la protagonista di questo romanzo allegrissimo, non dà di se stessa una semplice descrizione: è un distillato di amor proprio. Del resto Sonia fa la psicanalista, di certe cose se ne intende. Infatti tiene una rubrica su una rivista, in cui dispensa alle lettrici pillole tipo: «Non dimenticare che il primo amore della tua vita dev’essere il tuo amor proprio» (pag. 19). Meglio del Prozac. Trascrivere su foglietti, appendere per casa, rileggere più volte al giorno.

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