crescere vuol dire abbandonare
(Ester Armanino Storia naturale di una famiglia)

7 giugno 2011
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Ci sono due ragioni per cui questo libro mi ha incuriosita. La prima è che è scritto da una 28enne genovese di professione architetto. La seconda è l’insetto di copertina, legato a un filo rosso – e chi mi segue sa che ho un debole per gli insetti. Sono proprio gli insetti il filo metaforico che cuce le pagine del romanzo, fortemente sospetto di autobiografismo, ma ce ne fossero di autobiografisti così! Ester Armanino ha una scrittura molto particolare, poetica, evocativa e insieme capace di rompere ogni schema: salta da un’immagine a un’emozione come una cavalletta in un percorso che trova il senso se ti abbandoni e lo segui fiducioso. La fiducia è ripagata. Storia naturale di una famiglia (Einaudi, 2011, € 16,50) è un libro intelligente, è l’analisi scientifica di una famiglia infelice, e infelice a modo suo. Bianca è una bambina e poi un’adolescente appassionata al mondo degli insetti e capace di usarlo come similitudine espressiva: Continua a leggere »

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il dramma della famiglia “storta”
(Mariapia Veladiano La vita accanto)

5 febbraio 2011
Tempo di lettura: 4 minuti

Mariapia Veladiano è un’esordiente, il che oggi, grazie a una nuova moda che ha contagiato le maggiori case editrici, equivale a essere il nome di punta tra gli scrittori dell’anno. In genere l’esordiente “da spingere” è una ragazza giovane e carina, col che ovviamente non intendo dare pregiudizi di merito sul talento, ma un po’ di fastidio nei confronti degli uffici stampa che chiamano chiedendo di intervistare l’esoerdiente perché “è molto carina” è difficile da nascondere. È un sollievo quindi che Mariapia Veladiano abbia 50 anni: laurea in filosofia e in teologia, insegna lettere in un liceo di Vicenza Continua a leggere »

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