Storia di una dislessia – cap. 6
COSA PROVA UN DISLESSICO A SCUOLA

6 maggio 2016
di Francesca Magni

Colpita dalla scoperta tardiva della dislessia di Filippo, una professoressa gli chiede: cosa vedi esattamente quando leggi? “Come faccio a risponderle, prof?, io non so cosa vede lei” risponde lui ineccepibile. Ma la domanda è legittima, è quella che ci facciamo tutti. Girano sul web svariati video su come i dislessici vedano le parole scritte, ma è impossibile dire se questo valga per tutti; i DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimenti) sono appunto specifici, ognuno ha la sua forma e gradazione; Filippo per esempio ha problemi nella lettura ma legge le note sul pentagramma alla perfezione, cosa che molti dislessici anche famosi (e musicisti, come Mika) non riescono a fare.

Tuttavia c’è una cosa in cui ogni dislessico è uguale a un’altro: si sente stupido. Tutto va veloce attorno a lui, fioccano richieste a raffica, le ore in classe sono una prova da cui si sente escluso, tutti corrono, lui è all’angolo. Vergogna, imbarazzo. Disintegrazione. È la parola che sceglie Philip Shultz, poeta americano vincitore del premio Pulitzer e dislessico, per spiegare come si sentiva a scuola: «il pensiero consapevole si disintegra», l’autostima con esso. «Se avevo difficoltà a imparare a leggere l’orologio, a distinguere la destra dalla sinistra, a seguire le istruzioni – cose apparentemente facili per tutti – come potevo fidarmi dei miei pensieri o di me stesso?» scrive in La mia dislessia (Donzelli Editore).

Nessun racconto, nemmeno quello di un poeta premio Pulitzer, riuscirà a farci davvero sentire quello che prova in classe un bambino con disturbi di apprendimento. Però c’è un video che lo fa. Sì, letteralmente. Lo trovate qui, me lo ha fatto scoprire la mia amica Lucilla, che conosce bene il problema. Si tratta di un esperimento condotto in America con insegnanti e adulti di varia professione ed estrazione che vengono coinvolti nella simulazione di un’ora in una normale classe di scuola con modalità che fanno provare esattamente quello che sente un bambino dislessico: frustrazione, ansia, spaesamento.

Il video è da vedere, e per oggi non ho altro da aggiungere.

>>continua qui

E qui tutti i capitoli della storia:

Storia di una dislessia – cap. 1 EPIFANIA

Storia di una dislessia – cap. 2 CREDEVO DI ESSERE SCEMO

Storia di una dislessia – cap. 3 È QUALCOSA

Storia di una dislessia – cap. 4 LA MALEDIZIONE DEI NOMI PROPRI

Storia di una dislessia – cap. 5 SIAMO TUTTI DISLESSICI?

Storia di una dislessia – cap. 6 COSA PROVA UN DISLESSICO A SCUOLA

Storia di una dislessia – cap. 7 LA CERTIFICAZIONE: OGGI È UN MALE NECESSARIO

Storia di una dislessia – cap. 8 GRAMMATICA DRAMMATICA

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