Sándor Márai Le braci

27 febbraio 2012
Scritto da: susy

Sándor Márai, Le braci (Adelphi, 1998, € 10,00, pp. 172). Si potrebbe sottotitolare: Autopsia di un rapporto di amicizia. Più che un romanzo è un lungè soliloquio nel quale Henrik, uno dei due interpreti, ripercorre la sua amicizia con l’amico di infanzia Konrad. Henrik e Konrad sono completamente diversi eppure legati in un modo intimo ed esclusivo come un rapporto di amicizia deve essere.
Henrik dispone di un ampio patrimonio , conduce la sua vita nel modo in cui conviene ad una persona appartenente al suo rango: balli, feste.  L’ambientazione è  la Vienna del ‘900.
Konrad invece è povero, avviato alla carriera militare dalla sua famiglia, vive questa condizione con abnegazione, come pegno di riconoscenza nei confronti dei genitori che si privano di ogni cosa pur di sostenere il loro figlio.
Lui però non è fatto per la carriera militare, la sua indole è profondamente diversa. Ad un certo punto un terribile segreto cambierà il destino dei due amici: si separeranno. Konrad andrà a vivere nei Tropici, Henrik lo attenderà per ben 41 anni in attesa di consumare la sua vendetta.
«È stata lei a tenermi in vita, in tempo di pace e in tempo di guerra, nei quarantun anni trascorsi, è grazie a lei che non mi sono ucciso, non sono stato ucciso e non ho ucciso- così, almeno, ha voluto il destino. Adesso la vendetta è arrivata, come ho sempre desiderato. La vendetta consiste  semplicemente nel fatto che sei venuto da me, attraversando il mondo in guerra e i mari infestati di mine, sei venuto fin qui, sul luogo del tuo misfatto, per rispondermi, per chiarire a entrambi la verità. Ecco qual è la mia vendetta. E adesso mi risponderai».
La tensione emotiva sale ad ogni riga e terminerà solo nel momento in cui Henrik , ritrovandosi di fronte l’ amico, quarantun anni dopo,  realizzerà di aver vissuto fino a quel momento in attesa di una rivincita morale che non lo risarcirà affatto.  “C’è troppa tensione ne cuore degli uomini, troppa animosità, troppa sete di vendetta. Guardiamo in fondo ai nostri cuori: che cosa vi troviamo? Una passione che il tempo ha soltato attutito senza riuscire ad estinguerne le braci.

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