Paolo Nori Si chiama Francesca, questo romanzo
Paolo Nori Si chiama Francesca, questo romanzo (Marcos y Marcos € 14,50, pp. 218). Non è facile raccontare di cosa parla questo romanzo, come molto spesso accade con i libri di Paolo Nori. Volendoci provare direi che è la cronaca minuta di un pezzetto di vita di Learco Ferrari uno scrittore che campa traducendo dal russo manuali di istruzioni ed è reduce da un incidente che gli ha lasciato delle ustioni, e prima di questo ha avuto un periodo difficile in cui non voleva uscire dalla sua camera e passava il tempo a rileggere fumetti e a colarsi sulle mani la cera delle candele, e poi però accetta di andare a Roma a un convegno con degli scrittori e la sua vita ricomincia e c’è un’amica, ovviamente si chiama Francesca, e lui le racconta quello che ha imparato dai libri sufi che ha letto, per esempio che «è buona cosa se ci si ritrova misero a ogni momento e in ogni stato, se ci si vede incapace sia nell’ora della riuscita che in quella dell’impotenza» (p. 27), e Learco ha delle voci che stanno sulla sua testa e gli chiedono «Perché non scrivi un romanzo dove lo scrittore gioca con accostamenti generazionali molto ricercati e ben dosati a vestire ogni volta un sentimento che troppo spesso si dà per scontato di colori infiniti?».
Insomma, il romanzo è lo scorrere minuto delle ore e dei pensieri di quest’uomo che ovviamente non sono pensieri comuni e a volte scappa anche un po’ da ridere ma nel modo particolare in cui fa ridere Paolo Nori che non è solo ridere, è sorridere anche un po’ amaro ma non troppo. Learco è una specie di orso pieno di stranezze e fa molta simpatia. Il suo ragionare corre per le pagine e aggancia senza che si possa mollare, forse anche per quelle frasi lunghissime con poche virgole, le poche in posizioni strane, le posizioni del parlato più che dello scritto, e pochissimi punti e parole a cascata. Per capire meglio chi è Paolo Nori vi consiglio di seguire uno dei suoi reading dal vivo. I suoi pensieri fuori da ogni convenzione restano appiccicati in testa e dopo averli ascoltati e letti non se ne vanno più.
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Scritto da: Francesca Magni
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Tags: Marcos y Marcos, Paolo Nori, Si chiama Francesca questo romanzo
Io ormai sono Paolo Nori dipendente. Ogni volta che ricevo uno dei suoi pensieri dal suo blog sono contenta. Mi sa che comprerò presto questo libro.
Anch’io sono Paolo Nori dipendente. Il 1° marzo ci sarà un suo reading alla Fnac di Milano. Consiglio caldamente! Per altri appuntamenti vedere http://www.marcosymarcos.it e http://www.paolonori.it
Sono reduce da una scuola elementare di scrittura emiliana con Paolo Nori: due domeniche nella biblioteca di Paullo. Consiglio fortemente! La cosa più bella sono le letture che Paolo pesca dalla pila di libri che ha con sé e legge agli allievi.
Forse dopo le elementari faccio anche le medie.