Emidio Clementi La ragione delle mani

21 maggio 2013
Scritto da: Peppe Stamegna

Emidio Clementi La ragione delle mani (Playground, 2012, € 13,00, pp. 131). Questi racconti hanno un filo fragile che li lega: i personaggi gravitano tutti nel mondo della musica, da outsider o precari, improvvisati o in declino. Che appare come un mondo cui lo scrittore voglia suggellare con dei ritratti asciutti e memorabili. Da sempre diffido di scrittori di canzoni che passano a scrivere libri di narrativa. Da sempre aspetto che lo faccia qualcuno in particolare, da potergli concedere il lusso di sfidare la mia patetica diffidenza. Non di certo mi aspettavo che Mimì Clementi scrivesse questi racconti. A volte aspettare è un po’ come annegare; invece questi racconti emergono con freschezza salata, di un tempo chiuso, lontano, da cui congedarsi con stile.

Continua a leggere »

commenta »

Antonio Pascale La manutenzione degli affetti

1 giugno 2012
Scritto da: Peppe Stamegna

Antonio Pascale La manutenzione degli affetti (Einaudi Tascabili, 2010, € 6,99). I personaggi di questo libro di racconti camminano accanto a noi. Amano come noi. Tutto questo senza stringerci a loro, senza soffocarci nei loro sentimenti. In questi racconti si narra il presente e tutte le sue parole vivono tra di noi, ma non ci schiacciano né impauriscono. Ci accompagnano attraverso l’inquietudine, che percorre come serpe l’intero libro. Lo stupore per i fatti quotidiani, anche se mostrati con raffinate lenti d’ingrandimento, sono carichi di elettricità e d’improvvisi turbamenti; cadute che nei giorni normali e quieti irrompono e deformano la realtà, costringendo ai personaggi ripensamenti e frenate davanti agli usci dei giorni. Continua a leggere »

commenta »

Non è un paese per donne!

20 settembre 2011

Confesso la diffidenza verso il genere racconto, che è un po’ come un arco con una sola freccia, o fa centro o non è. Confesso anche un certo scetticismo verso le raccolte di più autori, un racconto per ognuno è una sola freccia all’arco e il centro da infilzare a occhi bendati. Ma quando mi è arrivato Non è un paese per donne (a cura di Carmen Pellegrino e Cristina Zagaria, Mondadori, 2011, € 10,00) qualcosa mi ha attratta. Vuoi la copertina, vuoi il sottotitolo (Racconti di straordinaria normalità), vuoi la citazione del funambolo Philippe Petit in cima all’introduzione delle curatrici (il libro è nato in due mesi dopo le piazze del 13 febbraio), vuoi la prefazione di Miriam Mafai («La “donna-corpo” occupa la cronaca politica e mondana e rischia di lasciare in ombra tutte le altre, la maggioranza»)… Eccole qui, “tutte le altre”, nelle storie di 14 scrittrici. Tema: essere donna, in Italia, non è facile. Neanche oggi. Men che meno oggi. Continua a leggere »

1 commento »

pillole per il lunedì

8 novembre 2010

Ho scoperto un blog di racconti brevi, uno, due minuti al massimo, nato con un nobile scopo: risollevare l’umore del giorno più lunatico della settimana. Si chiama Lunastorta non a caso. Li leggi (un racconto nuovo ogni lunedì) e ti portano via per un attimo, c’è sempre un guizzo che ti impedisce di smettere prima dell’ultima riga, e dopo ti sembra di aver respirato un po’. Uno dei miei preferiti comincia così: il bello di quel paese erano i nomi dei taxi. Il lunedì è dura per tutti, almeno per tutti quelli che la domenica riposano. Io di lunedì mi sento come una tenda alla fine della vacanza, la smonti, la pieghi e non rientra mai nella custodia. Continua a leggere »

commenta »

un giorno nella vita di 9 donne
(Margarita García Robayo Ci sono cose
che una non può fare scalza
)

29 ottobre 2010
Tempo di lettura: 1 minuto

Margarita García Robayo, Ci sono cose che una non può fare scalza (Marcos y Marcos, 2010, traduzione di Claudia Tarolo, € 14,00). Margarita García Robayo è del 1980, una giovane blogger colombiana (e se masticate un po’ di spagnolo il suo blog è molto bello) che vive a Buenos Aires e per la sua età ha già fatto (e scritto) un sacco di cose interessanti. L’ultima, scovata dalla piccola casa editrice indipendente Marcos y Marcos, è questo libro che non si può definire né romanzo né raccolta di racconti ma entrambe le cose – e forse varrebbe la pena  di inventarsi un nome per il genere, visto che inizia a essere usato (vedi Olive Kitteridge di Elizabeth Strout). Qui sono nove brevi storie per nove donne che si incrociano, si sfiorano, a volte si ostacolano mentre tessono, con amore, sconforto, desiderio, perdita, la trama umana di una qualsiasi città del mondo. Julia detesta che Arturo, dopo essere stato da lei, torni a dormire dalla moglie (perciò una sera gli infila i vestiti in lavatrice). Beatriz, moglie di Arturo, Continua a leggere »

commenta »

in bici sul Danubio

5 agosto 2010

Tempo di lettura: 2 minuti

Paolo Rumiz, È Oriente (Feltrinelli, 2005, € 7,50). «In un viaggio lento tutto si riempie di simboli: la salita è penitenza, il bivio è scelta, il rettifilo introspezione. Il ponte è passaggio sicuro sull’acqua, sul pelago dell’incognito». Rumiz, che fa il giornalista ma è un viaggiatore, racconta i suoi seicento chilometri in bici col figlio, da Trieste a Vienna. Li ho percorsi anch’io, per un tratto. Passau, Inzell, Linz, Enns, Grein, Melk, quattro adulti, quattro bambini, otto biciclette lungo il Danubio, diretti a Vienna, per il fiume o tra campi di soia, orzo, mais, cavoli e frumento con le spighe gonfie ripiegate all’ingiù. Continua a leggere »

7 commenti »

sposato per sempre
(Ángeles Mastretta Mariti)

3 agosto 2010
Tempo di lettura: 40 secondi

Ángeles Mastretta, Mariti (Giunti, 2008, € 14.50). «Come poteva essere tanto stupida, come faceva a non accorgersi che quel tipo era sposato per sempre, e neppure con sua moglie, bensì con se stesso» (pag. 90). Le statistiche non si pronunciano, ma sappiamo che di tipi così ce n’è in giro in gran numero. Perciò, se siete invischiate in amore con un uomo impegnato, vale la pena di leggere e rileggere queste parole. Magari usando con voi stesse la leggerezza dei racconti della scrittrice messicana: non c’è intreccio amoroso che lei non abbia descritto, e sempre con guizzi di ironia. C’è poco da fare, con un amore sfortunato, ma riuscire a sorriderne asciuga qualche lacrima.

Continua a leggere »

commenta »